Sabato 29 e domenica 30 novembre presso il Complesso Monumentale di Purgatorio ad Arco di Napoli
Esistono luoghi ricchi e densi di forze, dove è quasi palpabile la presenza di un qualcosa che ci trascende e va oltre noi. Passeggiando per i decumani colpisce l’attenzione la monumentale Chiesa delle Anime del Purgatorio, dalla particolare facciata ricoperta di tibie, femori e teschi. Edificato nel 1626, il singolare edificio nacque grazie alla devozione di una congregazione laica, della quale fecero parte molti nobili napoletani, che aveva come missione l’opera assistenziale verso i bisognosi e la celebrazione di messe e funzioni in onore di quelle anime che soffrivano nel Purgatorio espiando le pene per i propri peccati.
Questo è il luogo scelto da Mauro Maurizio Palumbo, visual performance artist e docente di Pittura all’Accademia di Belle Arti di Napoli per la sua performance site specific “Trapassati”. Affiancato dal soprano Ilaria Tucci e dalla tromba del Maestro Ciro Riccardi, esplora il mondo dell’aldilà. Infatti sotto la Chiesa c’è un enorme ipogeo dove sono seppelliti centinaia di uomini e donne e si praticava, come nella Basilica di San Pietro ad Aram ed il Cimitero delle Fontanelle, il culto delle anime pezzentelle, che consiste nell’adozione di un teschio e la sua cura, affinché il defunto possa trovare la pace eterna ed in cambio intercedere per il fedele attraverso le grazie.
La Chiesa del Purgatorio è un luogo magico e pieno di storie ed energie, dove i trapassati, queste anime che un tempo sono state, prendono nuova vita attraverso il corpo dell’Artista. In effetti una delle caratteristiche delle esibizioni di Mauro Palumbo è questa attenzione verso il corpo, che diventa uno strumento di relazione e comunicazione. Il luogo vive e si racconta attraverso i gesti ed i movimenti dell’Artista che riesce a dare nuova voce a queste anime, ponendosi come un portale tra due dimensioni. Egli sveste, anche fisicamente, i propri panni per indossare una nuova anima, ponendosi come un vaso che accoglie e riceve emozioni e intensità non percepibili all’occhio umano. Investito e posseduto da qualcosa di totalmente altro, riesce a canalare queste energie attraverso la danza, in una operazione che rende visibile l’invisibile. Seguiamo lo spirito in pena, percepiamo il suo dolore attraverso il drappo nero che agita vorticosamente, assistiamo alla sua sofferenza, è palpabile il desiderio di volersi liberare. L’Artista è l’unico a potere ascoltare il suo grido e riuscire a vivificarlo, renderlo concreto, ed è anche quel ponte che può permettere il passaggio verso la pace. Così ecco che il drappo nero lascia il posto ad uno ocra, simbolo regale, di purificazione e catarsi. A piedi nudi e libero dalle catene, lo spirito può andare e l’Artista ha assolto la sua missione, già contenuta etimologicamente nel suo nome, avere l’abilità di rendere tutto più bello ed armonico.
Assistere da uno spettacolo di Mauro Palumbo è prendere parte ad un rito sacro, si entra in un’atmosfera mistica anche grazie alla tromba ed alla voce del soprano, che sembrano richiamare le forze ancestrali in cui Napoli è immersa, perché esiste una città in superficie, ma anche una sotterranea, millenaria, dove si agitano forze inquiete che a volte si manifestano.
La performance sarà eseguita sabato 29 e domenica 30 novembre alle 12:00, un orario che non è scelto a caso ma assume una valenza simbolica: mezzogiorno è il centro della giornata, il momento dove suonano le campane che sono un richiamo alla presenza ed alla memoria.
Informazioni
“Trapassati”
Performance Art di Mauro Maurizio Palumbo
con il soprano Ilaria Tucci e il Maestro Ciro Riccardi
29 – 30 novembre 2025 ore 12:00
Complesso Monumentale di Purgatorio ad Arco
Via Tribunali 39, Napoli
