POMPEIANA FRAGMENTA: Conoscere e conservare (a) Pompei, è il titolo della mostra che i docenti dell’Università di Torino – Dipartimento di Studi Storici hanno organizzato in collaborazione con il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” e il Parco Archeologico di Pompei che propone un interessante viaggio alla scoperta dei lavori e delle ricerche che UNITO e CCR hanno svolto nel sito campano in questi anni.
Pompei è fragile e con il GPP tanti sono stati i progetti di risistemazione della città antica che hanno fatto di questo grandioso sito UNESCO modello di vanto per l’Italia e caso studio per l’estero.
Da diversi anni l’ateneo torinese porta avanti ricerche di carattere fortemente interdisciplinare che vedono il coinvolgimento di diversi esperti non solo del Dipartimento di Beni Culturali ma anche di Chimica, Fisica, Scienze della Terra, Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, unitamente ad altre istituzioni come l’Università dell’Aquila e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
I curatori della mostra sono la Professoressa Valeria Meirano e il Professore Diego Elia, direttore della SUSCOR, la Struttura universitaria dell’Ateneo Torinese per la Conservazione, Restauro e Valorizzazione dei Beni culturali, ma al progetto hanno collaborato anche altri docenti del Dipartimento di Studi Storici, di altri Dipartimenti e del Centro Conservazione Restauro “La Venaria Reale oltre che dottorandi e laureandi dei Corsi in Archeologia e Storia Antica e Conservazione e Restauro dei Beni Culturali.
Il percorso espositivo si articola in tre sezioni. La prima è dedicata alla Domus della Caccia Antica, prestigiosa abitazione di Pompei affacciata su via della Fortuna e distante pochi metri dalla Casa del Fauno, oggetto di recenti riletture e indagini stratigrafiche condotte con le più moderne tecnologie applicate alla realtà archeologica. Restauri hanno interessato le pitture parietali e i pavimenti musivi, mentre un ampio piano diagnostico ha visto chimici, fisici, geologi e biologi impegnati ad ampliare la conoscenza dell’edificio e a strutturare piani di conservazione. La storia della casa viene ripercorsa attraverso un viaggio che ispeziona i recenti studi sulle fasi costruttive, le pavimentazioni e un video in 3D con la ricostruzione inedita della domus.
La seconda sezione avrà come protagonisti alcuni reperti mai esposti al pubblico o nuovamente fruibili dopo lunghi lavori di restauro svolti nell’ambito delle attività del Corso in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali. Statue, manufatti, dipinti, calchi in gesso, rivedranno la luce dopo l’oblio. Nuovamente visibile il bel satiro della Casa dei Vettii, rubato nel lontano 1978 e poi ritrovato anni dopo in Germania in frantumi a cui si è cercato di dare, oltre che un preciso e accurato restauro, anche un nuovo sistema di supporto che gli conferisca stabilità e la Venere del complesso Championnet, in alabastro gessoso, mai esposta al pubblico. Si potranno ammirare durante la visita anche pitture prestigiose di varie domus, il calco di un’anta di armadio dalla Villa della Pisanella, manufatti in bronzo e ferro, molti dispositivi in piombo utilizzati in relazione alla gestione dell’acqua nelle domus, anch’essi oggetto di restauro e alcuni oggetti esposti nell’Antiquarium degli scavi di Pompei, distrutto dai bombardamenti nel 1943. Questi fanno parte della terza sezione, dedicata appositamente agli studi e ai restauri di questi oggetti, per lo più bronzi, che finalmente riprenderanno vita.
Ricostruzioni tridimensionali rievocheranno ambienti e contesti pompeiani ed esperienze tattili permetteranno di toccare con mano campioni di materiali, provini e dispositivi propri del mestiere dell’archeologo e del restauratore. Le visite, inoltre, saranno interamente condotte dagli addetti al lavoro che hanno preso parte alle ricerche all’allestimento della mostra.
La mostra sarà aperta al pubblico presso il Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale fino al 21 dicembre 2018 nei giorni di mercoledì, giovedì e venerdì dalle 14.30 alle 16.30.