Appuntamento dal 12 al 14 settembre 2025 nella frazione di Pollica
Appuntamento ad Acciaroli, borgo marinaro di Pollica in provincia di Salerno, dal 12 al 14 settembre 2025 con al dodicesima edizione di ViviamoCilento. Acciaroli, per l’occasione, tornerà ad essere culla di emozioni, arte, musica e visioni. Il festival non è solo un evento ma un invito a vivere diversamente: più lentamente, più profondamente, più umanamente.
ViviamoCilento è il racconto lento di un Sud che non rincorre, ma ispira. È il gesto di un Comune, quello di Pollica, che ha scelto di celebrare la propria identità trasformandola in esperienza condivisa. Nel borgo marinaro caro a Hemingway, ogni dettaglio sarà pensato per accogliere, ogni spazio per restituire bellezza.
La XII edizione del festival porterà con sé nuove emozioni e nuove forme di espressione: arte diffusa, installazioni nel porto, performance a sorpresa, sapori autentici e musica che diventa racconto.
“ViviamoCilento è il nostro modo per raccontare una visione: quella di un territorio che non ha paura di essere se stesso, che crede nella bellezza come motore di sviluppo e nella lentezza come scelta consapevole. È il nostro invito a tornare umani, a fermarci, ad ascoltare. E quest’anno sarà ancora più intenso, più poetico, più profondo”, dichiara il sindaco di Pollica, Stefano Pisani.
Sul palco quest’anno si alterneranno grandi artisti, pensatori appassionati, narratori di storie e musicisti dell’anima. Nel frattempo qualcosa si muove. È nato il blu Acciaroli, una nuova tonalità che rappresenta l’anima visiva e simbolica del festival. Una sfumatura profonda e sospesa, come l’ora blu cara ai fotografi, quando il giorno cede il passo alla notte e tutto si tinge di poesia. In dialogo con questo nuovo colore, sorgeranno a breve tre installazioni permanenti nel porto, cornici in corten per incorniciare il paesaggio e invitare a guardare con occhi nuovi.
ViviamoCilento 2025 è in cammino. Un mese ancora e Acciaroli si trasformerà in un teatro naturale dove la lentezza diventa scelta, la cultura si intreccia al territorio, e l’arte si fonde con il silenzio.