Un associazione ed alcuni giovani volenterosi che, di propria iniziativa, hanno provveduto ad abbellire e rendere più caratteristiche alcune zone del centro storico di Castellammare di Stabia in provincia di Napoli. E’ questa l’idea dell’associazione culturale Myo, che si è avvalsa dell’aiuto di alcuni professionisti della pittura e della digital art, che prendono vita attraverso la denominazione di “Terre Scosse” composta da Antonio e Francesco Sessa e Frank Cava: presso “calata cognulo”, uno degli anfratti più suggestivi del cuore storico stabiese, un piccolo tunnel che da via Santa Caterina scende fino a via Bonito, nei pressi delle celebri fontane dell’Acqua della Madonna.
Questi artisti stanno prestando la loro arte in forma totalmente gratuita, aiutandosi del contributo di Antonio Pontoriero e Gianfranco Gargiulo i quali, sempre in forma gratuita, si sono impegnati nell’allestire gli impianti luce. Presente e fattiva anche la collaborazione dei cittadini del posto che, con piccole donazioni, hanno acquistato tutto il materiale necessario per realizzare questo piccolo “anfratto magico”, un’esplosione di colori, molto simili alle calate che ritroviamo anche già alla marina di Torre Annunziata.
“Abbiamo creato quest’iniziativa – spiega il presidente dell’associazione culturale Myo Gianluca Caccioppoli – con l’intento di ridare lustro ad un quartiere, quello storico di Castellammare, spesso maltrattato e non curato così come dovrebbe essere. L’intento è quello di risvegliare le coscienze dei nostri concittadini e attirare l’attenzione sulle bellezze storiche stabiesi”. Ecco allora l’idea: iniziare dalle calate che da Santa Caterina scendono verso il porto. “Abbiamo in mente anche di utilizzare le numerose saracinesche ora chiuse per la cessazione di molte attività del posto, sperando che poi l’amministrazione faccia il resto. Abbiamo mandato numerose segnalazioni e diffuso già la voce sul pericolo crolli attualmente esistente e sulla messa in sicurezza dei vicoli del centro storico”. Un disegno, quello della “calata cognulo” che, sebbene non sia ancora completo, ha già suscitato tanto scalpore e molta curiosità tra gli stabiesi, al punto da pubblicare alcune suggestive foto sul profilo del gruppo relativo all’associazione culturale Myo. “Finora non ci siamo avvalsi dell’aiuto di nessuno – conclude Caccioppoli – e per questo credo che quest’opera abbia un grandissimo valore”.
Castellammare di Stabia brilla di luce propria: ora, grazie all’associazione culturale Myo e a Terre Scosse avrà anche i suoi colori, vivi e magici, quelli del centro storico.