Panis Pompeii, il sapore della cucina antica

Sapori antichi che tornano alla ribalta, ricette di epoca romana riproposte in tavola: il Panis Pompeii del Panificio Esposito di Pompei e le altre gustose ricette tratte dall’antichità.

Farina di farro, pinoli, mandorle, anice, mosto d’uva questi gli ingredienti del Panis Pompeii riproposto nella medesima forma che conosciamo grazie alle rappresentazioni parietali e alle testimonianze scritte giunte fino a noi dall’antichità. Il pane era al tempo dei romani un cibo fondamentale nell’alimentazione quotidiana insieme alle verdure e alla frutta. Era diffuso almeno dal II secolo avanti Cristo costituito da un frumento più raffinato del grano e dall’orzo, a Pompei esistevano almeno dieci forme di pane, tra queste il panificio di Carmelo Esposito ripropone il Panis Pompei un pane dolce che veniva cucinato per le occasioni importanti oppure ottimo a colazione con il miele che ne esalta il gusto, il panis furfureus prodotto con la crusca, pane biscottato usato dagli uomini di mare, il libum focaccine di farro con ricotta di capra.

Lo studio nasce quattro anni fa ed oggi i prodotti del Panificio Esposito sono anche esportati su richiesta. All’interno degli scavi di Pompei i visitatori possono ammirare i pistrina, ovvero gli antichi forni dove si conservano le macine in pietra lavica e i banchi di vendita al pubblico. Le botteghe più grandi potevano avere fino a tre macine, gli altri ne possedevano una sola azionata da uno schiavo o da asini. Alcune pagnotte hanno resistito alla distruzione ed al tempo e si conservano ancora oggi ed esposti nei musei di area vesuviana (Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Antiquarium di Boscoreale, Laboratorio di ricerche applicate negli scavi di Pompei).

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