A dieci anni dalla scomparsa la città di Napoli ricorda Giuseppe Patroni Griffi, scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, regista teatrale e cinematografico napoletano scomparso a Roma nel 2005 all’età di 84 anni. Nel Salone della Scuola di Medicina della Seconda Università di Napoli la conferenza voluta dal Teatro Mercadante e dalla Sun si inserisce nel ciclo di spettacoli voluto dallo stabile di Napoli in memoria di Patroni Griffi.
La conferenza dal titolo “Conversando di una persona amica” è stata presieduta da Mariano d’Amora autore del testo: “Gli amici dei miei amici sono miei amici. La Letteratura e il teatro di Giuseppe Patroni Griffi”. Epicentro del percorso artistico di Patroni Griffi è il palcoscenico. Quando alla fine degli anni ‘50, egli si accosta al teatro, la scena nazionale appare ancora impaludata di antichi siparietti da drammaturgia piccolo borghese, incapace di rappresentare la sete di vita e di esperienza della generazione del secondo dopoguerra. Patroni Griffi fotografa fin dall’inizio, questo nuovo anelito di vita portando con sé l’esigenza della cronaca, il dovere di denuncia e , come tale, offrendo ai personaggi narrati l’inedita possibilità di mostrarsi senza limitanti moralismi”.
Il progetto di teatro e letteratura promosso dallo Stabile di adattamenti teatrali di romanzi e racconti di autori napoletani, o legati alla città, particolarmente rappresentativi del panorama letterario contemporaneo ha visto coinvolti registi e attori che hanno proposto tra novembre 2014 e marzo 2015, al Ridotto del Mercadante, adattamenti scenici tratti o ispirati alle opere dell’autore di Scende giù per Toledo e La morte della bellezza, indagando il poliedrico universo di temi ad “alta sensibilità” che ha contraddistinto la produzione dello scrittore. Emarginazione, diversità, inquietudini sociali, collettive e intime, scandagliate con la lente d’ingrandimento dell’analista ma sempre con profonda adesione emotiva.
Alla giornata di studi hanno preso parte tra gli altri Luca De Fusco, Direttore del Teatro Mercadante; Giulio Baffi, critico teatrale; Ruggero Cappuccio, drammaturgo; e gli attori che hanno lavorato con il regista Antonella Morea, Mariano Rigillo, Angela Pagano e Tonino Taiuti.