Non c’è due senza tre: applausi per il duo Di Ruocco – Voria

Non c’è due senza tre: cronaca del successo del terzo appuntamento del ciclo di incontri “Verso Gragnano”.

Presso l’enoteca-wine bar “Alla Corte di Bacco”, nella capitale europea della pasta, lo chef Maurizio Di Ruocco si è cimentato in una serata degustazione in compagnia di Giovanna Voria, ambasciatrice della Dieta Mediterranea nel mondo e titolare dell’Agriturismo Corbella di Cicerale, patria dei famigerati ceci.

E così, dopo il primo incontro di “Zaira” in quel di Pompei con lo chef pâtissier Angelo Mattia Tramontano e quello successivo di “Amici in cucina”, proprio a Gragnano con Vincenzo Vaccaro di Cucina ’82, anche il terzo appuntamento è stato un successo.

Protagonista della serata la Dieta Mediterranea: non solo ceci, ma anche prodotti tipici tanto cari ad Ancel Keys e dei suoi seguaci. Particolare, accurata e raffinata anche la scelta dei vini che hanno accompagnato i piatti, a cura di Alfonso Silvestri, titolare dell’enoteca “Alla Corte di Bacco” di Gragnano.

Una serie di antipasti hanno dato il via alle “danze”: spugna di spinaci con fonduta di provolone del monaco, cuppetiello fritto di erbe spontanee, un’insalata mediterranea di Corbella con farro, grano, orzo perlato, uva e scorza di arancia, accompagnati da una Falanghina spumantizzata extradry della cantina “Vinosia”.

A seguire, un filetto di tonno con salsa di brodo tartufato, cipolla caramellata ed un abbinamento fantastico con il lampone, accompagnato da un altro eccellente vino, “un “Barbazzale” bianco, di “Cottanera”, un siciliano Doc coltivato a 700 metri di altezza sulle alture dell’Etna, la cui nota minerale rende il vino estremamente delicato e piacevole.

La cena è proseguita con il primo di ceci: per restare in terra gragnanese, la classica “lagana” cilentana è stata sostituita dalla tagliatella, sapientemente fatta a mano, con ceci di Cicerale e bacche di mirto, accompagnate da un classico Fiano Cilento di “Trentenare”; per i celiaci, previsto un piatto dal gusto decisamente più potente, come il pacchero rigato al pistacchio di Bronte, tartarre di tonno e pomodori confit.

Secondo piatto pregevole con la seppia scottata su spuma di piselli, carota baby, corallo di nero di seppia e bottarga di muggine. Infine, il dessert, altra perla di Maurizio Di Ruocco: ovvero un tortino al limone, con sciroppo di basilico, macaron ed una mezzaluna di limone, accompagnato da un Santero Blu Moscato.

Alla fine della cena, offerta anche una copia del libro che ha dato il titolo all’evento, “Cucinare con i ceci”, in cui si menzionano, in 200 ricette, tutti i segreti di Cicerale nella tradizione del Cilento.

Ed ora questi segreti, piano piano, sono destinati a presenziare sulle tavole di Gragnano.

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