La pizza di “Pepe in Grani” che fa triplicare l’economia di Caiazzo

Triplicare l’economia di un paese di 6mila abitanti con una “sola” pizzeria: è quanto accaduto a Caiazzo dove dal 2011, Franco Pepe decide di seguire l’esempio del padre, che nel forno del pane cuoceva qualche pizza, e apre la propria attività, ristrutturando un palazzetto nel centro storico e investendo tutto ciò che ha.

In questo paese del casertano, dove la disoccupazione è un problema che causa spesso l’abbandono da parte dei giovani che cercano una occupazione in centri più grandi, esiste anche un tessuto sano e produttivo fatto soprattutto di aziende agricole, in particolare caseifici e alcuni produttori vinicoli.

Franco Pepe nel 2011 ha 7 dipendenti. Oggi sono ben 35 e, mediamente, ogni giorno arrivano in paese oltre 500 persone per mangiare la sua gustosa pizza.

“Non chiamatela pizza Gourmet, è una definizione che non significa nulla. La tradizione della pizza deve invece adeguarsi all’innovazione dei gusti e della qualità delle materie prime. Da me si mangia con solo 1,50 euro perché la pizzeria è un luogo popolare, o con molto di più se si desidera un luogo esclusivo come “Authentica” una pizzeria privata per otto commensali, al secondo piano del locale, con vista sulla valle sottostante e forno dedicato” – così Pepe in una intervista all’Ansa parla della sua esperienza e di un’attività che ha fatto il giorno del mondo, tanto che turisti americani, giapponesi, francesi e inglesi hanno inserito Caiazzo nei loro itinerari in Italia.

Basta pensare che nei giorni di chiusura del suo ristorante, “Pepe in Grani”, le presenze dei turisti nella cittadina arrivano a zero.

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