Federico Garcia Lorca tra flamenco e poesia

Sabato 15 Dicembre 2018, ore 20.30, presso il Teatro Comunale “Costantino Parravano” di Caserta, andrà in scena “Alle cinque della sera – Federico Garcia Lorca (Flamenco e Poesia)”, uno spettacolo della Compagnia L’Alt(r)o Teatro per la regia di Giovanni Gallo.

La rappresentazione vuole essere un omaggio a Federico Garcìa Lorca, alla sua vita, alla sua cultura, alla sua libertà, alla sua arte, ma soprattutto alla sua infinita sfida.

Sei artisti daranno vita a questo spettacolo: un attore, Gianni Gallo che, attraverso poesie e monologhi, interpreterà la vicenda di Garcia Lorca; un pianista, Andrea Giuntini che accompagnerà l’attore durante le sue performance e un corpo di ballo di flamenco diretto dalla Maestra Annalisa Brignola.

La proiezione di due filmati contribuirà a creare un “clima” di coinvolgimento emotivo che culminerà con una performance dell’attore che chiuderà lo spettacolo con un dialogo irreale tra il poeta Federico Garcia Lorca e l’amico torero e poeta Ignacio Sanchez Mejias, morto nell’arena.

Come afferma il regista: “Se la poesia è avventura linguistica, cioè navigare nell’oceano linguistico come Ulisse sulla nave di Omero, attraversare la lingua come mare in tempesta, sapendo da dove si parte, ma ignorando i possibili approdi, oltrepassando i confini conosciuti e sfidando difficoltà e insidie, se la poesia è tutto questo, Federico Garcìa Lorca ne è stato interprete appassionato e instancabile. L’intera vicenda artistica della sua vita è contrassegnata, infatti, dalla volontà raffinata di esplorare e sperimentare tutti i campi dell’arte, dalla musica al teatro, dalla letteratura al cinema e alla pittura, con l’atteggiamento di chi, provando, modifica e innova. Proprio per il suo carattere di ricerca inquieta, la poesia, come le altre forme d’arte, nasce per Garcìa Lorca da un vento mentale, da un potere misterioso, uno spirito occulto, un demone che “ama l’orlo dei pozzi, brucia il sangue, rompe gli stili”. Nel 1935, la Spagna piombava nella guerra civile e, di lì a poco, sarebbe stata soffocata dalla dittatura franchista. Garcìa Lorca venne ucciso in quel tragico 1936, il 19 agosto, dai franchisti a Viznar, in provincia di Granada. Il poeta pagò con la vita la libertà di esprimersi con le sue liriche e le sue idee in netto contrasto con il regime franchista appoggiato dal Vaticano”.

 

 

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