La nuova organizzazione di interventi avrà validità per i prossimi cinque anni
E’ improntato sulla filosofia del fire management il nuovo Piano Antincendi Boschivi del Parco Nazionale del Vesuvio approvato lo scorso 30 aprile e che avrà una validità quinquennale.
Il piano di fatto definisce la strategia che l’Ente guidato da Agostino Casillo in sinergia con le altre istituzioni dovranno attuare alla luce del nuovo quadro previsionale del rischio incendi.
Il piano è stato redatto in convenzione tra Ente Parco e CUGRI (Consorzio Interuniversitario per i grandi rischi – Università di Salerno e Università di Napoli Federico II).
“Un passo fondamentale per proseguire nel percorso che abbiamo intrapreso e che ci ha portato negli ultimi anni quasi ad azzerare il fenomeno incendi sul nostro territorio. Come Ente Parco continueremo ad investire in maniera massiccia come fatto finora per realizzare dispositivi importanti (presidi fissi dei vigili del fuoco, videosorveglianza, ripristino e manutenzione della sentieristica ecc.) ma è evidente che per far funzionare a pieno questo strumento di pianificazione è fondamentale che tutti i soggetti coinvolti facciano la propria parte” – ha dichiarato Agostino Casillo, Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio.
“Si tratta di un adempimento importante realizzato nei tempi richiesti dalla normativa, in vista della stagione più critica per il rischio incendi. Il Piano è un tassello centrale delle azioni intraprese dal parco e si aggiunge alle attività di ricerca e monitoraggio post-incendio, agli interventi in corso per la bonifica delle aree bruciate, ai progetti di recupero e rinaturalizzazione e al coinvolgimento dei nuclei comunali di protezione civile specializzati nel campo dell’antincendio boschivo” – ha commentato il Direttore del Parco, Stefano Donati.
“I criteri utilizzati nella redazione del piano, da parte del gruppo di lavoro coordinato dall’ing. Alfonso De Nardo, ed in piena sintonia con la visione strategica dell’Amministrazione dell’Ente Parco, hanno consentito di delineare le prospettive per l’adozione di tecnologie di avvistamento e previsione innovative” – dichiara il prof. Domenico Guida, direttore del C.U.G.Ri.