I posti migliori per le immersioni subacquee dei neo-brevettati

Ottenere un brevetto di primo grado nelle immersioni rappresenta una bella soddisfazione. E impellente è la voglia di provare a mettere in pratica in mare aperto quanto appreso, acquistando l’abbigliamento e le attrezzature necessarie. In Italia esistono moltissimi luoghi adatti allo scopo. Tuttavia, chi ha conseguito l’open water diver può spingersi fino a una profondità massima di 18 metri, non oltre. Diversi cofanetti regalo permettono di scegliere, tra le esperienze, immersioni in luoghi meravigliosi. Ecco una breve descrizione dei siti più belli del nostro Paese per divertirsi in tutta sicurezza nelle acque profonde.

Il Cristo degli abissi di Portofino

Per i subacquei, il parco di Portofino rappresenta un vero paradiso, indipendentemente dall’esperienza acquisita in precedenza. I principianti in materia, in particolare, non dovrebbero perdere l’occasione di scegliere come meta la statua del Cristo degli Abissi. Sarà emozionante trovarsi davanti alle braccia della statua protese verso la superficie dell’acqua. A rendere adatto il luogo ai neo-brevettati è il fatto di raggiungere una profondità massima di 15 metri. In genere le condizioni sono ideali anche per l’assenza di corrente e la buona visibilità offerta.

Parco del Conero e il relitto del Potho

Optando per una vacanza nelle Marche, sarà il Parco del Conero a candidarsi come destinazione perfetta. Gli appassionati di relitti sono consapevoli di come, limitandosi a considerare la penisola italiana, sia necessaria una certa esperienza per arrivare ad ammirare le navi “abbandonate” in fondo al mare. Non è così per il relitto del Potho, affondato durante una notte di burrasca nel marzo del 1962, che giace senza vita a soli 14 metri di profondità. Non stupisce, pertanto, che molti sub lo individuino come meta privilegiata per una le prime immersioni successive al ricevimento del brevetto.

L’Isola del Giglio

È in Toscana, nella costa orientale del Giglio, che diversi appassionati di immersioni prendono la decisione di calarsi nella secca Subielli. Una volta in acqua, raggiunta una profondità di 10 metri, i sub hanno la possibilità di ammirare la stupenda dorsale rocciosa, contraddistinta da diverse spaccature. Anche in questo caso, a rendere idonea la meta per chi ha appena ottenuto il brevetto, è la quasi totale assenza di correnti. E la visibilità, nel peggiore dei casi, rimane comunque buona.

Parco sommerso di Baia

La Campania offre ai turisti scorci naturalistici meravigliosi. E il Parco sommerso di Baia, a Pozzuoli (esattamente nella zona dei Campi Flegrei), è una delle più apprezzate. Quest’area archeologica, sprofondata, ha portato le acque a celare alla vista una serie di ville e l’antico porto Giulio. Il parco, ovviamente, è visitabile anche da terra. Ma i sub sono ancora più fortunati; a questi ultimi, infatti, viene data la possibilità di ammirare una decina di siti, la maggior parte dei quali posti a meno di 10 metri di profondità.

Amantea e gli scogli d’Isca

Le persone che si concedono, o ricevono come regalo uomo o donna, un cofanetto che offra l’opportunità di recarsi in vacanza in Calabria, non dovrebbero perdersi l’oasi marina di Amantea, gestita dal Wwf. Gli scogli d’Isca sono due. Se il primo arriva a toccare 1 15 metri di profondità, il secondo giunge fino a 21 metri. Questo luogo paradisiaco è ricco di pesci, soprattutto cernie e saraghi. Gli anfratti della parete rocciosa, invece, offrono ospitalità a murene e astici.

Secca di Porto Leccio

La Sardegna è una delle regioni più “gettonate” per un periodo di vacanza rigenerante a contatto con la natura. E nella Costa Paradiso, nome non casale, si viene a trovare la secca rosso fuoco di Porto Leccio. Immergendosi i sub possono mulinare le pinne indossate affiancati da pesci di tutti i tipi, inclusi barracuda, castagnole, cernie e saraghi.

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