Come si individua il target market sui social e quali contenuti postare. Tutto quello che c’è da sapere
Il panorama digitale del 2024 si apre con classifiche dove le piattaforme social sono ancora elementi predominanti. Questo implica lo studio di strategie mirate sia per massimizzare l’engagement, che la brand image e gli obiettivi di marketing.
Rimane preponderante come valore di valutazione il numero di follower: questi devono avere una crescita che sia organica o strutturata, con strategie mirate come quelle sul sito web Followerius.
Ci sono però aspetti da cui non si può prescindere e di cui bisogna avere chiarezza per crescere: vediamoli insieme.
Come si individua il target market sui social?
Abbiamo detto quindi come l’aumento dei follower sia un fattore rilevante, qualunque sia la piattaforma. Si aggiunga il fatto che il pubblico di riferimento deve essere chiaro e quindi richiede una ricerca preliminare. Bisogna individuarne caratteristiche e comportamenti.
Questo implica il fatto che venga fatta una mirata analisi anagrafica:
Quanti anni ha il pubblico a cui ci si rivolge?
- Sono in prevalenza maschi o femmine?
- In che area geografica e che caratteristiche demografiche ha?
- Sarebbe utile anche sapere come usa un determinato social, ovvero se su mobile o desktop e quando.
- Quando sia presente il target su social può essere una informazione strategica per capire quando pubblicare.
Che contenuti postare sui social?
I social nel 2024 sono pieni di contenuti interessanti, per questo nulla può essere più lasciato al caso. Che si tratti di un post di IG o un Video di YouTube, la parola d’ordine è: qualità dei contenuti, oltre al fatto che debbano essere coinvolgenti. Devono interessare a chi li legge o li guarda, fossero anche solo di pochi secondi o minuti, perché così le persone ritorneranno a uno specifico account alla ricerca di nuovi contenuti. L’impegno verrà ripagato dal successo che si otterrà.
Come rendere un contenuto accattivante
Le statistiche parlano chiaro: i video e i Reels hanno successo perché sono brevi e coinvolgenti. Non richiedono molto tempo, ma comunicano. Si hanno pochi secondi per dare tutto e per fare in modo che si venga ricordati. La cura dei dettagli, del messaggio e dell’immagine sono tutti e tre importanti e vanno gestiti alla stessa stregua. In caso d’immagini devono essere nitide e ben composte, se inserite in un contesto con testo, ma anche empatiche. Oggi l’immagine patinata funziona meno, lasciando il posto a quella emozionale,
Bisogna inoltre tenere in considerazione lo storytelling: più questo è lineare e chiaro e più facilmente rimarrà impresso nella memoria. Ogni account deve avere un filo conduttore e una continuità. Diversamente si crea solo grande confusione.
Come far crescere attività sui social?
Sempre di più le piattaforme s’impegnano a livello tecnico ad aumentare le funzionalità per i creator, affinché possano diversificare il tutto e accrescere i follower sul proprio profilo. Tra gli elementi basici per tutti c’è l’utilizzo degli hashtag. Un utilizzo corretto di questo elemento può portare a un maggior engagement. Ci sono degli hashtag di tendenza che ci permettono di entrare in veri e propri movimenti. Si va dagli hashtag più generici come #beauty, #food e #travel, a quelli più socialmente partecipativi come #ClimateActionNow, che stanno diventando dei movimenti sociali. Non bisogna però sovraccaricare il post di hashtag: dai 3 ai 7 è un numero sufficiente.
Oltre alla pubblicazione c’è bisogno di partecipazione con live streaming e gruppi e community, che rendano l’interazione e il contatto fondamentali: non c’è più la celebrità sul podio. La parola d’ordine è interazione. Questo concetto vale anche per le collaborazioni: creare quindi post o video, reel ed eventi in collaborazione con altri creator o con influencer, aiuta alla promozione e alla diffusione diretta anche nei follower degli altri e possibilità di accrescere il proprio pubblico.
In questo caso la collaborazione non può essere casuale, ma bisogna scegliere qualcuno che o tratta argomenti limitrofi o abbia analoghi valori: una collaborazione deve sembrare autentica anche agli occhi stessi dei follower e mai forzata.
A cosa servono i Social Media Analytics?
Oltre a creare dei bei contenuti, implementare l’aspetto marketing con collaborazioni, bisogna monitorare con costanza le performance che i propri canali o account social media stanno facendo. Per questo bisogna incominciare a padroneggiare con gli strumenti che permettano di capire con i numeri, e quindi in modo oggettivo, come sta andando.
Non solo, che si stia facendo brand image o si abbia un obiettivo, bisogna definire dei KPI per le analisi nei social media analitici: questi sono indicatori di performance.
Se, quindi, l’obiettivo è di avere più follower, si verificheranno i risultati su questo versante; analogamente se la necessità è di avere maggiori impressioni o clic su un link, i numeri da verificare saranno in base a questo target. La creazione di report con una certa regolarità aiuterà a fare delle riflessioni e vedere se si stanno raggiungendo le performance desiderate. In caso non ci si riuscisse, il report analitico è una base da cui partire per sviluppare delle aree di miglioramenti.
Come attirare l’attenzione delle persone sui social?
Emergere è un vero e proprio lavoro che opera su più fronti e, infatti, abbiamo alcune azioni che potrebbero implementare i risultati. Vediamo in brevi i punti per una idea di strategia, che si somma ai consigli dati in precedenza in questo articolo:
- Bisogna essere onesti e autentici, questo atteggiamento ripaga sempre.
- Per promuovere un contenuto bisogna investire in pubblicità: è uno strumento ancora potente per raggiungere il pubblico e può lavorare non solo sulle vendite, ma anche sull’engagement e visibilità.
- Studiare bene le opzioni di targeting avanzato della piattaforma social scelta.
- Sempre meglio tenere d’occhio anche le piattaforme emergenti.
In conclusione sfruttare al meglio i social nel 2024 deve avere delle precise strategie alle spalle, ma anche tener conto di vari fattori in base all’argomento di cui si sta trattando e la tipologia di brand image. La sinergia di più forze, può portare a delle strategie che permettono di emergere e fare a differenza: tutto ovviamente non va improvvisato, ma studiato, ponderato e realizzato con una logica che miri a degli obiettivi precisi.