Ascisse e Ordinate: falanghina e pizze a Palazzo Vialdo

Ecco la Campania che ci piace, forti emozioni, belle sensazioni, in una location d’eccezione, Palazzo Vialdo a Torre del Greco, si è svolta una serata di approfondimento su due eccellenze campane la falanghina e la pizza.

Il matrimonio tra Falanghina del Sannio Dop e pizze marinare con le Farine Caputo è un progetto del Sannio Consorzio Tutela Vini con il quale si cerca di incentivare il consumo di Falanghina e di parallelo sdoganare il vecchio credo del binomio perfetto che vuole la birra come bevanda ideale da accompagnare alla pizza.

“Ascisse e Ordinate” il nome dell’evento. Alla guida di questo raro diagramma cartesiano il giornalista enogastronomico Luciano Pignataro che ha condotto una verticale per anno e produttori di 8 diverse tipologie di falanghina. Sette aziende, otto vini, dal 2007 al 2014, ognuna con la sua storia, dalla più giovane, Terre Stregate, nata solo nel 2004 e già 3 bicchieri Gambero Rosso e miglior vino d’Italia per rapporto qualità prezzo, alle più conosciute La Guardiense, Fontanavecchia, Mustilli un viaggio attraverso il Sannio che ci ha dimostrato che anche in Campania, aspettando qualche anno in bottiglia, si possono avere risultati importanti. Da un’ascissa tracciata dalla Falanghina del Sannio DOP un’ordinata ci ha rinviati alle pizze napoletane veraci realizzate con le Farine del Molino Caputo, partner di Palazzo Vialdo, 5 pizze realizzate con 5 farine differenti, rispettivamente:
verde, ideale per biscotti e taralli;
gialla, consigliata per impasti con tempi medi di lievitazione;
rossa, ideale per impasti che richiedono lievitazioni lunghe;
ricca, adatta sia agli utilizzi in pasticceria che in pizzeria;
blu, studiata ed ideata per la pizza napoletana.

Ovviamente le mani in pasta sono state dello chef pizza Gianfranco Iervolino che con la sua professionalità ha studiato ogni farina per poter ottenere il miglior risultato. Infatti, con sapiente maestria, ha realizzato pizze con le farine utilizzate solitamente per fare  pane, biscotti, taralli con un risultato ovviamente di eccellenza.

I vini della serata hanno ben sostenuto gli abbinamenti e hanno accompagnato piacevolmente nel viaggio dei sapori, ma quello che ha davvero stupito per l’abbinamento con la Falanghina , è stata la pizza “che cavolo vuoi”, vincitrice del premio miglior pizza 2014, con crema di cavolfiori e provola, in uscita gamberi di Mazara crudi e lardo, tripudio di sapori, finale perfetto per una serata perfetta.

a cura di Maddalena Marano

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