Ridotte in pezzi a colpi di mortaio dall’artiglieria anglo-americana durante la seconda guerra mondiale, sono state restaurate le statue della Collegiata di San Giovanni Battista di Angri, provincia di Salerno.
Il restauro verrà presentato giovedì 12 gennaio alle ore 16.30 presso il Castello Doria alla presenza di Stefano Vanacore, conservatore dell’Associazione Panacea, S.E. Mons. Giuseppe Giudice Vescovo di Nocera Sarno, Cosimo Ferraioli sindaco di Angri, Francesca Casule Soprintendente ABAP Salerno, mentre la relazione sarà a cura di Antonio Braca, storico dell’arte Soprintendenza ABAP Salerno che discuterà di “La Collegiata, il Portale e il gruppo scultoreo”.
Era poco dopo l’armistizio del’43 che iniziarono i bombardamenti della Valle del Sarno dove si trovavano le truppe tedesche in ritirata. Tra i danni rilevati in seguito a quell’operazione anche la parziale distruzione della facciata e del tetto della Collegiata di Angri. Le statue in marmo della metà del’500, che decoravano il lunettone del portale d’ingresso, precipitarono al suolo; completamente distrutta andò solo la statua di San Giovanni evangelista, mentre la Madonna con Bambino e San Giovanni Battista subirono danni molto gravi. La Madonna ed il bambino rimasero senza testa, mentre i corpi furono relegati in un cortile esterno dove sono rimasti esposti alle intemperie per molti anni.
Di queste sculture si è interessata la Soprintendenza e l’Amministrazione comunale, occpuandosi del recupero del gruppo scultoreo, grazie anche all’interessamento dell’Associazione Panacea, di intesa con le autorità religiose, l’Amministrazione comunale e la Soprintendenza ABAP di Salerno, le opere sono state restaurate dalla Ditta Atramentum specializzata nel recupero dei manufatti lapidei artistici ed archeologici.