Un paradiso vicino casa, quello del Banco di Santa Croce, tra Castellammare di Stabia e Vico Equense. Un posto magnifico, sommerso, per alcuni tratti inspiegabile dato l’inquinamento che ha imperversato per decenni a pochi kilometri, per questo un posto magico, che da sempre attira sub da ogni dove e capace di sorprese ad ogni immersione.
In questo video, grazie alla squadra della stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli, uno spettacolo senza precedenti ripreso dalle telecamere per documentare come ci sia un angolo di paradiso proprio nel golfo più bello del mondo, tra Castellammare di Stabia e Vico Equense, alle porte della penisola sorrentina un ‘immersione senza precedenti tra coralli, murene, giochi di colori e scorci mozzafiato.
Il Banco di Santa Croce , è zona di tutela biologica dal 1993 èd è costituito da cinque grandi pinnacoli rocciosi . Le pareti, più o meno scoscese, a seconda dei diversi versanti, raggiungono circa 50 m. di profondità. Superati i primi 7-8 m di profondità si apre agli occhi dei subacquei uno scenario di una bellezza difficilmente immaginabile, per un tratto di mare così prossimo alla foce del fiume Sarno. Invece è proprio l’apporto dei nutrienti del fiume insieme all’oscurità (dovuta al primo strato di acqua torbida) a creare un ambiente perfetto per lo sviluppo di una rigogliosa vita di organismi sciafili. Gorgonie rosse e gialle e Axinelle cannabina fanno capolino già nei primi 18 m.
Ad una maggore profondità aumenta la concentrazione di gorgonie, spesso ricoperte da uova di gattuccio, scenario quasi unico nel mediterraneo. Oltre i 30 m, si aprono alla vista del subacqueo grandi rami di Gerardia savaglia e negli innumerevoli anfratti si nascondono gattucci e grossi gronchi.