È partito un nuovo progetto per la promozione e la commercializzazione, in tutta Italia, delle eccellenze campane. E stavolta i promotori ci mettono la faccia.
Il progetto “Bernardin”, curato da Gabriele Milito e Serena Bernardini, si muove nel campo dell’agroalimentare e scommette forte sul vino locale. “Ma è solo l’inizio – spiega Milito -, lavoriamo a un vero e proprio network dell’eccellenza locale da proporre in tutta Italia e chissà, magari in tutta Europa e nel mondo”. La particolarità dell’Aglianico “Bernardin”, prodotto nel beneventano, sta (anche) nell’etichetta.
Seguendo l’esempio di grandi capitani d’industria che, come Giovanni Rana e Francesco Amadori, sono diventati loro stessi testimonial delle proprie aziende, Serena Bernardini ha deciso di imprimere sulle etichette il proprio volto: “Ho scelto di mettere il mio volto sulle etichette perché è un progetto in cui credo fortemente. Spero di poter far conoscere ancora meglio i prodotti italiani nel mondo, cominciando dal vino aglianico. Etichettata a mano, questo prodotto non è destinato alla grande distribuzione perché ognuna è unica. Allargheremo la nostra offerta di prodotti tipici italiani perché ognuno di essi è unico ed è giusto che non si perdano le tradizioni e in particolar modo i sapori unici”.