La festa della Madonna delle Galline: devozione folk a Pagani

Storia, tradizione e fede in unica festa che si celebra la domenica dopo Pasqua

Tra sacro e profano, tra devozione e folclore, una manifestazione che va ben oltre le tradizionali processioni pasquali. Sono questi i festeggiamenti in onore della Madonna delle galline di Pagani, cittadina dell’agro-nocerino-sarnese, attesi tutto l’anno non solo dai cittadini, ma da migliaia di devoti, turisti e curiosi provenienti da tutta la Campania e non solo.

I festeggiamenti si svolgono ogni anno la domenica dopo Pasqua. La cultura contadina la fa da padrona, facendo affondare le radici di questo evento nel XVII secolo quando, secondo la leggenda in una corte alcune galline “trovarono” una tavola di legno dipinta raffigurante la Madonna del Carmine. L’evento ebbe grande risonanza nell’abitato e la credenza si diffuse a macchia d’olio, tanto da far costruire nel luogo stesso una chiesa che venerasse la Madonna e ne conservasse il dipinto, omaggiandolo con una grande festa e soprattutto con galline ed altri tipi di volatili.

Se invece vogliamo seguire la strada meno incerta della storia e le diverse testimonianze scritte, alla scoperta da parte degli ovini del dipinto dobbiamo fondere le notizie che ci raccontano di diversi miracoli compiuti dalla stessa Madonna. Si narra, difatti, che nel 1609 uno storpio, addormentatosi nei pressi della primitiva cappella che custodiva la tavola della Madonna delle Galline, sognò la stessa che lo esortava ad alzarsi e camminare poiché era guarito. Destatosi, il poverello si stupì della realtà dei fatti e del miracolo che, seguito da altri sette fino al 1610, creò un enorme seguito di fedeli nelle zone limitrofe, tanto da indurre il vescovo di Nocera a costruire il santuario che oggi conosciamo.

La chiesa di Maria Santissima del Carmelo è artisticamente degna di nota grazie alle diverse opere custodite, tra cui 12 tele, raffiguranti le storie della Sacra Famiglia, che abbelliscono il magnifico soffitto a cassettoni e il grande altare marmoreo, tutte risalenti al XVIII secolo.

Organizzata dall’Arciconfraternita della Madonna delle Galline e dai padri carmelitani che reggono la chiesa, la festività avviene una volta all’anno nella settimana successiva alla Pasqua, culminando con la processione della prima domenica dopo la resurrezione.

L’avvicinamento inizia già dal venerdì, allorquando centinaia di persone si radunano dinanzi al santuario, attendendo l’apertura della chiesa in cui è custodita la statua della Vergine che solamente in quest’occasione è possibile ammirare.

Il piazzale in quegli istanti si riempie di preghiere, musiche e danze. La classica tammorra, il tamburo a mano con sonagli di latta, con il suo suono la fa da padrona, diventando la vera e propria colonna sonora della festività; la tradizionale tammorriata segna l’entrata in chiesa e dà inizio ai festeggiamenti. La musica che accompagna la sfrenata danza popolare, che affonda le sue radici nella nostra regione, segue per tutta la durata la processione domenicale, dando al rito sacro il giusto tocco di folclore così da renderla una delle feste religioso-popolari più conosciute del meridione.

Ad assiepare le stradine paganesi, seguono poi tutti i fedeli che portano in dono alla Vergine pavoni, oche, polli e le “sacre” galline che saranno anch’esse protagoniste.

L’attesa della festa si sente già dalle primissime ore del mattino, quando nel piazzale del santuario si è pronti ad accogliere la Madonna delle Galline nella sua uscita trionfale e a seguirla per tutti i vicoli della cittadina. Ed è proprio nelle corti, nelle vie che costeggiano i casali e i campi coltivati, che si dipana il corteo religioso ed è sempre qui che la tradizione mostra la sua essenza più vera: canti, balli, galline in corteo, edicole preparate nei cortili e balconi parati a festa con coperte e drappi colorati.

Tutto questo caleidoscopio di suoni e colori accoglie la statua della Madonna che sfila sotto gli occhi devoti ed emozionati di migliaia di persone, in molti casi accompagnata da diverse galline che imperterrite, tra fuochi d’artificio ed urla, restano appollaiate su di essa scortandola fino al rientro in chiesa che avviene solo in serata. Non prima, però, che all’alba del mattino dopo i musicisti pongano sotto di essa le tammorre che hanno suonato, per un giorno intero, per Lei.

E quest’anno, quest’evento studiato e raccontato da diversi antropologi e sociologi, si ripeterà in maniera come sempre impeccabile tra galline impettite, coperte rosse alle finestre, tra i tintinnii dei sonagli e gli occhi dei tantissimi grandi e bambini che ancora si incantano dinanzi alla Madonna delle Galline e alla sua leggenda.

Programma edizione 2024

Cinque giorni di festeggiamenti, da venerdì 5 aprile con il tradizionale rito di apertura del Santuario, a martedì 9 aprile con il concerto di Enzo Avitabile in Napoli World in Arena Pignataro che chiuderà i festeggiamenti. Apice dei festeggiamenti la suggestiva processione della Domenica in Albis, quando la statua della Madonna delle Galline percorrerà per l’intera giornata le strade cittadine.

“Tutto è pronto per accogliere le migliaia di persone che da ogni dove stanno dimostrando il desiderio di partecipare alla nostra festa. Sarà grande anche la partecipazione di autorità civili e militari al tavolo istituzionale di venerdì presso Palazzo San Carlo. ‘Sotto il Suo Manto’ è lo slogan scelto quest’anno, a simboleggiare che rafforziamo la tradizione e la cultura attorno a questa festa antica, senza mai perdere di vista la visione primaria: la devozione alla Madonna del Carmelo, venerata a Pagani come Madonna delle Galline. In occasione dei festeggiamenti, la città si prepara con un preciso piano di sicurezza che detterà chiusure di strade al traffico veicolare, previsione di parcheggi extra, sicurezza pubblica e privata, organizzazioni auto per residenti presso i piazzali degli istituti scolastici cittadini con conseguente chiusura delle scuole paganesi, affinché tutto vada per meglio. Anche le farmacie hanno previsto dei turni supplementari in considerazione del flusso di persone presenti” – ha detto il sindaco De Prisco.

Trentadue i toselli che accoglieranno pellegrini e visitatori in giro per il centro storico cittadino, con piatti tipici e ritmi della tradizione. Tra questi il tosello istituzionale devozionale in villa Comunale.
Nel quindicesimo anniversario della morte di Franco Tiano, il prossimo 2 aprile è prevista inoltre una giornata di eventi in suo onore promossa dall’associazione Tosello Madre Franco Tiano e dalla Pro Loco Castello di Cortimpiano et Casalis Paganorum, patrocinati dal Comune di Pagani.

I visitatori avranno a disposizione delle mappe per scoprire i punti di interesse imperdibili della festa e della città. Inoltre in giro per il centro ci saranno dei qrcode da inquadrare con fotocamera del cellulare per scaricare tutte le informazioni e curiosità sui giorni della festa. Per un coinvolgimento sempre maggiore paganese ma sempre di più anche fuori regione, confermate le dirette del rito del venerdì e della domenica lungo i punti salienti della processione di Telenuova, Radio Base, Sarno notizie, GM Communication, Circuito tv Puglia, Fotoema Live.

Due i progetti fotografici di respiro internazionale che prenderanno vita nei giorni della festa: sarà presente in città l’artista Franz Cerami, che realizzerà uno studio sulla festa con ritratti in giro per la città. Inoltre un gruppo di street photographers capitanati da Stefano Mirabella, docente delle Leica Academy, verrà in città a documentare la festa, con il supporto tecnico di Vincenzo Ianniciello.

“Siamo pronti per vivere 5 giorni di gioia e spiritualità e lasciarci travolgere dallo spirito suggestivo che da sempre avvolge Pagani durante la Festa della Madonna delle Galline. Ringraziamo la Camera di Commercio di Salerno, la Confesercenti e l’Agenzia regionale per il turismo per aver creduto e sostenuto le attività della Festa. Ringraziamo Francesco De Feo per lo spot realizzato, i fotografi Falcone e Montoro e il videomaker Gianni Mazzeo per i contributi dati affinché la festa possa avere visibilità nazionale e internazionale con pubblicità su Sky canali in chiaro e con un servizio alla Rai nel programma Casa Italia” – ha detto l’assessore Valentina Oliva.

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