A San Gregorio Armeno le perdite si aggirano tra il 30 e 40% e qualcuno punta a trasformare le botteghe in pizzerie
Il centro antico di Napoli covid free e un finanziamento in parte a fondo perduto e in parte a tasso agevolato con la restituzione a partire dal 2022. Sono le richieste avanzate dall’associazione dei pastorai di San Gregorio Armeno a Napoli che oggi hanno avuto un colloquio con l’assessore regionale alle attività produttive Antonio Marchiello e con l’assessore regionale al turismo Felice Casucci.
Come riferito da Gabriele Casillo, presidente dell’associazione che riunisce gli artigiani dediti all’arte presepiale napoletana: “Casucci ci ha assicurato che farà promozione dell’arte presepiale in tutto il mondo” ed “ha promesso un bando per presentare i presepi nelle capitali europee. Ora ci hanno detto che approfondiranno le nostre richieste e ci faranno sapere a breve, dandoci anche un appuntamento con il governatore De Luca, per noi sarebbe importante sappiamo che se lui ci promette qualcosa lo porterà a termine”.
Secondo quanto spiegano gli stessi artigiani del presepe, che si dicono fiduciosi sulla ripartenza del turismo, ogni bottega al momento ha perso almeno il 30-40% del fatturato, una cifra diversa che dipende anche da chi si è attrezzato per vendere online e chi no.
Intanto nelle ultime ore si è fatta sempre più insistente la notizia che ci siano degli imprenditori pronti ad acquistare le botteghe di San Gregorio Armeno per trasformarle in pizzerie e fast food. Un rischio reale, secondo alcuni, ma che tutti intendono scongiurare.