Il Venerdì Santo di Vallata: un rito iniziato nel 1541

In Irpinia uno dei più suggestivi e antichi riti della Settimana Santa del Sud Italia

Vallata, borgo in provincia di Avellino, è la location di uno degli eventi legati alla Passione di Cristo tra i più antichi e suggestivi dell’intero Mezzogiorno d’Italia.

Una tradizionale e spettacolare rappresentazione religiosa che si ripete dal 1541, anno della prima attestazione storiografica, secondo la quale la fiorente comunità ebraica, stabilitasi in paese e dedita al commercio di bestiame, lungo la rotta verso la vicina Puglia, si convertì al cristianesimo e prese parte a tali rappresentazioni.

Le prime fotografie invece risalgono al 1928: in esse sono già ben evidenti le caratteristiche uniche del Venerdì Santo di Vallata. In questo angolo d’Irpinia la passione di Cristo viene ricordata con una commossa rievocazione, una processione, lontana dalle rappresentazioni sacre così diffuse nel medioevo, diversa da una via crucis.

La tradizione vuole che i giovani si vestano da soldato romano in costume da littore o da centurione, come prova di iniziazione attraverso l’esibizione fisica, sfidando i rigori di una primavera che quasi sempre tarda a venire in un paese a 870 metri sul livello del mare, indossando una corazza e sfilando tra la folla, che assiste al lento dipanarsi della rappresentazione religiosa, per denunciare la propria esistenza alla comunità.

Oltre ai simboli del potere romano (dall’Aquila latina con due alabardieri alla Grande Guida, da Cesare Imperatore con Lictores a Pilato), sfilano i cosiddetti “Misteri”, oggetti simbolo esibiti dagli incappucciati, e tele settecentesche, di antica fattura, rappresentanti le scene della vita e della morte di Cristo, con frasi del racconto evangelico di San Giovanni. Partecipano alla Processione circa duecento figuranti.

Il passo di tutti è cadenzato dal ritmo di un suono caratteristico di tromba e tamburo, che contribuisce a creare un ambiente di commossa riflessione sul grande mistero di dolore di Cristo. Tale meditazione è ulteriormente sollecitata da alcuni “cantori” che, in gruppi di cinque o sei elementi, cantano i versi della “Passione di Gesù Cristo” di Pietro Metastasio, composti nel secondo periodo della sua vasta produzione caratterizzato dal suo melodramma ispirato a sincera devozione e slancio mistico.

I versi, per la loro scarsissima diffusione letteraria, sono stati per anni tramandati oralmente o attraverso incerti scritti, per cui avevano preso un forte accento dialettale risultando incomprensibili alla maggioranza degli astanti. Tuttavia, le suggestioni della musicalità, della gestualità e dei vocalismi riescono a creare un indiscutibile e meraviglioso effetto. Chiudono la processione il feretro del Cristo morto circondato dal sindaco e dai medici del paese e l’Addolorata circondata da bambine con bandierine listate a lutto.

Edizione 2024

La rievocazione si tiene il giovedì Santo 28 marzo 2024, quando all’imbrunire, dopo la funzione religiosa con la consueta lavanda dei piedi, si svolge la suggestiva processione “aux flambeaux”, con cattura, condanna e flagellazione del Cristo. L’indomani, venerdì Santo 29 marzo 2024, il borgo irpino viene attraversato dalla cinquecentenaria processione del Cristo Morto.

(la foto è tratta dalla pagina Facebook de “Il Venerdì Santo di Vallata”)

Photos
Event Details
  • Start Date
    Marzo 28, 2024 5:00 am
  • End Date
    Marzo 29, 2024 11:00 pm
  • Status
    Expired
  • Category
  • Address
    Via Piazza di Sopra, Vallata
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