
Viaggio nella prima cristianità con l’Arte nel Tempo
Esiste nel pieno caos del trafficato Rettifilo una Basilica, interrata, che nasconde non pochi segreti: San Pietro ad Aram.
È una Chiesa nata tutto intorno un altare, quello dove secondo la tradizione l’apostolo Pietro celebrò messa e guarì due napoletani, Aspreno e Candida, e consacrò l’uomo come primo Vescovo di Napoli.
Ma non è finita qui: al di là delle tantissime opere d’arte (ci fu un periodo in cui l’edificio fu destinato alla esposizione di quadri provenienti da altre Chiese, come approfonditamente vedremo sul campo), è presente un posto unico.
Infatti scendendo pochi gradini ci ritroveremo nell‘ipogeo, dove fu trovato il corpo di Santa Candida, qui sepolta e dove tuttora c’è un pozzo dall’acqua miracolosa.
Qui si sviluppò, ben prima del Cimitero delle Fontanelle, il culto delle anime pezzentelle, l’adozione di un teschio per cercare di attirare la buona sorte. Ne ripercorreremo la storia, i riti e cercheremo se c’è un fondo di verità in questo gesto che la chiesa vide come pagano e cercó, inutilmente, di vietare. E se saremo fortunati, forse si manifesterà qualcuna di queste presenze…
L’appuntamento è per domenica 5 giugno davanti l’ingresso laterale della chiesa (quello su Corso Umberto I, affianco la Farmacia Helvethia, a pochi metri da Piazza Garibaldi) alle 10:00. Si raccomanda puntualità in quanto la visita verrà svolta tra la celebrazione delle due Messe della mattina.
Il contributo organizzativo è di 10,00 euro, di cui una parte andrà alla Chiesa per i lavori di manutenzione ordinaria.
Per informazioni e prenotazioni chiamare al 3409543337 (Antonio) oppure scrivere una mail a larteneltempo1@gmail.com.











