Il Santuario del Sacro Cuore di Castellammare di Stabia

La chiesa conserva le spoglie della beata Maria Maddalena Starace

Nella zona collinare di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, sorge il Santuario del Sacro Cuore.

Situata nella frazione di Scanzano in via Salita Santa Croce, la chiesa conserva al suo interno le spoglie della beata Maria Maddalena Starace. Le origini del santuario risalgono al periodo in cui nacque una congregazione religiosa chiamata le Suore Compassioniste Serve di Maria.

Suor Maria Maddalena Starace, all’epoca Costanza, faceva parte anch’ella della congregazione e desiderava come le sue consorelle avere un convento nel quale poter operare. In un primo momento la loro sede fu un appartamento del commissario Francesco Starace, padre di Costanza. Il 3 febbraio 1895 con la benedizione del vescovo Vincenzo Sarnelli, iniziò la costruzione del convento ed i lavori furono affidati all’ingegnere Antonio Vitielli. Il tempio fu consacrato il 5 ottobre 108 dal vescovo Michele de Jorio e fu affiancato ad un santuario intitolato al Sacro Cuore e alla Vergine Addolorata.

L’imponente facciata del santuario è divisa in tre ali, una centrale più alta e le due laterali più basse. La facciata centrale è a suo volta divisa in ordine inferiore ed ordine superiore. Nel primo troviamo il portale d’ingresso in bronzo ed una serie di pannelli che raffigurano gli stemmi del pontefice, del cardinale protettore delle Compassioniste, i vescovi dell’epoca e le effigi del Sacro Cuore e dell’Addolorata. Nel secondo è presente un grande finestrone con al centro la raffigurazione di Maria Maddalena Starace. Internamente la chiesa ha tre navate, due laterali ed una centrale. Quest’ultima è decorata in gran parte da un affresco raffigurante la Crocifissione di Vincenzo Galloppi.

L’artista napoletano ha realizzato una serie di affreschi all’interno delle sei cappelle presenti nella chiesa. Al centro dell’altare maggiore è posto il dipinto raffigurante il Sacro Cuore, opera di Roberto Scognamiglio. La sagrestia del santuario, invece, ospita cinque quadri risalenti al XVIII secolo in stile giordanesco raffiguranti i profeti. Accanto al santuario si trova il monastero delle Suore Compassioniste ed campanile. Quest’ultimo è dotato di cinque campane, opera della fonderia “De poli” di Vittorio Veneto, le quali sono state benedette dal vescovo Felice Cece il 4 settembre 2005 ed il giorno seguente issate sulla torre. Il campanile è stato inaugurato nel 2006 dal cardinale Josè Saraiva Martins.


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