Uno sguardo sulla storia cilentana: l’Antiquarium di Palinuro

Da guardiano alla spiaggia della Ficocella, un autentico tesoro risalente fino all’epoca preistorica

Uno strapiombo costiero a ridosso della spettacolare e romantica spiaggia della Ficocella e, poco più in alto, un edificio realizzato attorno agli anni ’60 per valorizzare il tesoro che la città di Palinuro, un piccolo grande borgo turistico appartenente al comune di Centola in provincia di Salerno, nasconde: stiamo parlando dell’Antiquarium di Palinuro, edificato grazie all’interesse dell’Ente Provinciale per il turismo di Salerno, al fine di dare una collocazione alla grande quantità di reperti archeologici rinvenuti per un succedersi di scavi a partire dal 1948.

Ma la vera vita dell’Antiquarium sboccia circa vent’anni fa, con la sua riapertura, ristrutturazione e messa in sicurezza necessaria dopo la scoperta di una serie di furti che avevano spinto la Soprintendenza Archeologica di Salerno a far chiudere i battenti e ritirare i reperti.

Siamo in un’area molto ben difesa: le tracce raccolte nell’Antiquarium testimoniano di due fortificazioni costruite a protezione della comunità residente. Nella prima, quella più alta, c’era l’acropoli, l’insediamento alto; la seconda tracciava un discrimine tra abitato e necropoli. In quest’ultima, archeologi e storici hanno ricostruito due distinti riti funerari che, dai reperti ritrovati, indicano una precisa adesione a modelli culturali greci. Le tombe ad inumazione evidenziano un tracciato a fossa e i relativi corredi, tutti puntualmente decorati, costituiti di ceramica cosiddetta geometrica. Anche qui compaiono le due civiltà quella indigena e l’altra di diretta derivazione greca: furono rinvenuti, infatti, vasellame indigeno e vasi greco – coloniali.

Il sito raccoglie suppellettili di ossidiana – un vetro vulcanico la cui formazione è dovuta al rapido raffreddamento della lava – risalenti a circa 6mila anni fa, i resti di un antico insediamento preistorico individuato nel 1983, i corredi della necropoli di età arcaica che hanno restituito ceramica di tradizione ionica, ceramica attica a figure nere e ceramica di produzione locale tipica del Vallo di Diano con decorazione geometrica, adoperata, oltre che per contenere acqua o derrate alimentari, anche come cinerari dei defunti sottoposti a cremazione. Sono inoltre esposti i ritrovamenti di numerosi relitti di età ellenistica affondati nel mare di Palinuro.

Da alcuni decenni l’Antiquarium di Palinuro, che raccoglie questi preziosi reperti, è un bene dell’Ente Provinciale per il Turismo di Salerno che intende tramandare l’antica cultura del luogo per consegnarne alle generazioni future il respiro profondo delle civiltà che l’animarono: ideato per questo scopo, d’intesa con la Soprintendenza per il Beni Archeologici, la Provincia, il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e degli Alburni e il Comune di Centola, l’Antiquarium rilancia il legame di questa terra con la sua antica storia.

Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Sabato e Domenica
Orario di apertura: nel periodo invernale, dalle 9:00 alle 13:00 e nel periodo estivo dalle 9:00 a 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00
Ingresso: Gratuito

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