La mostra in esposizione alla Real Cappella del Tesoro di San Gennaro
Non poteva essere scelto un luogo più adatto per una mostra dedicata agli ex-voto: la Real Cappella del Tesoro di San Gennaro nacque infatti dopo l’atto di affido dei napoletani al loro Santo protettore. Il XVI secolo era infatti iniziato sotto il segno dell’assedio del generale Lautrec, che non permetteva l’ingresso in città delle dettate alimentari e per costringere Napoli alla resa arrivò ad avvelenare l’acqua ed il Vesuvio prepotente faceva sentire la sua voce con terremoti ed eruzioni. Così il 13 Gennaio 1527 i napoletani fecero un vero e proprio patto con San Gennaro, siglato davanti al notaio Vincenzo de Bossis: in cambio di protezione dalle calamità naturali e dal nemico francese, si sarebbero impegnati a costruire come ex-voto una grande Cappella in suo onore. Nasceva così la grande avventura della costruzione del sacro edificio, per innalzare il quale furono sacrificate tre cappelle laterali del Duomo. I lavori terminarono ufficialmente solo nel 1646, quando fu collocato sull’altare di destra il San Gennaro che esce illeso dalla fornace di Jusepe de Ribera.
Gli ambienti del Museo del Tesoro ospitano quindi questa grande retrospettiva dove ben 120 artisti si confrontano sul tema degli ex-voto. Utilizzando diversi supporti, dalla tela alla ceramica, fino ai materiali più moderni ed innovativi, tutte le opere esposte hanno un grande filo conduttore, riflettere sulla condizione umana di finitezza e caducità, esplorando quel momento, la sofferenza e la paura, che spinge l’uomo ad affidarsi a Dio. In questo modo l’ex-voto si pone come ideale ponte tra l’umano e il divino, l’uomo può solo offrire un dono al Trascendente per cercare di ottenere la grazia richiesta. Ed è questo forse uno degli aspetti più interessanti degli ex-voto: sono un dono disinteressato e gratuito, una richiesta di aiuto e soccorso che potrebbe anche non essere ascoltata, ma è un dono che viene dal cuore.
Tra le opere esposte, inserite nella collezione permanente del Museo, troviamo lavori dei più importanti artisti del panorama dell’arte contemporanea. C’è Mimmo Paladino con “Ex-voto. Totò” che dialoga magistralmente con “Per Eusebia” monumentale opera d’arte donata a San Gennaro da Jan Fabre, c’è Roxy in the box con la sua “Prega”, una delle sue iconiche scritte pop, Igor Mitoraj è presente con una bellissima Annunciazione, due statue di bronzo della Madonna e dell’Arcangelo Gabriele nel suo riconoscibile stile, ed è tra l’altro l’unica opera della mostra all’interno della Cappella perché, come sottolineato da Mons. De Gregorio, Abate Prelato della Cappella, tra i tanti e preziosi lavori che ornano lo spazio sacro, mancava proprio una Annunciazione. Uno dei protagonisti è però il celebre “Monocromo blu” di Yves Klein, donato come voto dall’artista al Monastero di Santa Rita a Cascia. Dietro l’opera c’è una emozionante storia: il Pittore chiese alla Santa dei casi impossibili di riuscire ad essere conosciuto per la propria arte, come ricorda la dedica dietro la tela. Allora con un chimico studiò una tonalità di blu che non esisteva, creata quindi in laboratorio artificialmente, e l’ha donata alla Chiesa di Cascia.



PER GRAZIA RICEVUTA
Visioni contemporanee dell’ex-voto
a cura di Alberto Mattia Martini
12 Aprile – 30 Settembre 2025
Museo del Tesoro di San Gennaro
Via Duomo 149, Napoli.