Dal centro ai musei nei palazzi storici, le gallerie e l’arte, fino al relax: tutto quello che c’è da sapere
Il 2025 è l’anno in cui la città di Napoli festeggia i 2.500 anni dalla fondazione, un traguardo davvero notevole.
Nel 2024, i turisti sono arrivati in massa di fronte al Vesuvio e hanno fatto segnare a Napoli il livello record di 14,5 milioni di visitatori. Per l’anno in corso, le previsioni parlano di cifre che potrebbero variare tra 15 e 17 milioni di turisti, complice anche la concomitanza con il Giubileo, che porterà a Napoli centinaia di migliaia di fedeli dalla vicina Roma.
Chi arriva a Napoli non si accontenta di una visita lampo, però: lo dimostra il numero medio di notti che i turisti trascorrono in città, ben tre, valore superiore a quello di molte altre città d’arte italiane.
La visita turistica a Napoli: dal centro ai musei nei palazzi storici
Chi arriva a Napoli ha l’imbarazzo della scelta tra i siti da visitare: centro storico (patrimonio dell’umanità per l’Unesco dal 1995), Napoli sotterranea e le Catacombe, il Cristo velato, il monastero di Santa Chiara, Palazzo Reale, Piazza Plebiscito, Castel dell’Ovo, … per non parlare del Lungomare di Napoli, della città di Sorrento, Amalfi, Posillipo, Ischia, Capri.
Al turista più accorto, non sfugge che trascorrere alcuni giorni a Napoli rappresenta l’occasione per visitare alcuni tra i musei più interessanti di tutta Italia. Cosa li rende così imperdibili? Due fattori: i palazzi in cui sono collocati, spesso, sono essi stessi delle opere di architettura, con stucchi, affreschi o dettagli estetici che da soli varrebbero l’entrata al museo; in secondo luogo, i musei di Napoli sono, in qualsiasi momento dell’anno, arricchiti da una serie di eventi, mostre, esposizioni, che non fanno che accrescere il valore aggiunto della visita.
Palazzo Degas o Palazzo d’ ‘o Gas?
Prendiamo, ad esempio, Palazzo Degas. Il suo nome ufficiale è Palazzo Pignatelli di Monteleone e il suo ingresso dà nella centralissima piazza del Gesù Nuovo. Si tratta di un edificio storico, la cui struttura originaria risale al XVI secolo ed è stata ripresa dalla famiglia Pignatelli negli anni compresi tra il 1823 e il 1832.
Il nome Degas fu attribuito al palazzo perché il nonno dell’artista Edgar vi si trasferì a vivere in fuga dai rivoluzionari parigini. Per i napoletani, spesso, si parla però di Palazzo d’ ‘o Gas (la storpiatura dialettale ha meno a che vedere con il gas, che con la forma originaria del cognome della famiglia dell’artista, De Gas).
A Palazzo Pignatelli, tutti gli anni sono organizzate delle esposizioni artistiche differenti: a cavallo tra il 2023 e il 2024, si sono potuti ammirare i dipinti della giovane ma quotata artista londinese Jadé Fadojuitimi, alla sua prima personale in Italia. L’autunno scorso, sono state ospitate le opere di Barbara Bloom e i dipinti a quattro mani di Joe Bradley e Tobias Pils.
In questo momento, Palazzo Degas ospita delle opere nell’ambito di un progetto espositivo itinerante: la Galerie Gisele Capitain di Colonia porta a Napoli i dipinti di Joan Jonas e di Ryan Sullivan.
I coniugi Hamilton alle Gallerie di Napoli
Le Gallerie di Napoli si affacciano su via Toledo e occupano una superficie di 10 mila metri quadrati, nei quali si può godere di tre percorsi espositivi: l’arte napoletana dal XVII secolo al XX secolo, tra cui il Martirio di Sant’Orsola di Caravaggio, Sansone e Dalila di Artemisia; la raccolta di ceramiche attiche e magnogreche; una selezione di opere del Novecento.
Non solo classico: alle Gallerie di Napoli, per alcune settimane ancora, ad esempio, è visibile la mostra su Andy Warhol; nell’ampio salone del palazzo, a breve, aprirà un’esposizione sul Settecento a Napoli e in Europa secondo il materiale raccolto e prodotto dai coniugi Sir William e Lady Hamilton (lui era ambasciatore alla corte di Ferdinando IV di Borbone).
Dagli anni Sessanta ad oggi: l’arte al Madre
Gli amanti dell’arte contemporanea che si trovino a Napoli, in questi giorni possono andare al Madre, Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina. Lo spazio espositivo si trova in via Settembrini, in pieno centro storico, non lontano dal Duomo di Santa Maria Assunta.
Gli anni. Episodi di storia dell’arte a Napoli dagli anni Sessanta a oggi – questo il nome dell’esposizione – prende in prestito “materiale” dai principali musei di Napoli, come il Museo Capodimonte, il Castello di Rivoli e il Parco Archeologico di Pompei (altrettanti spazi espositivi in cui perdersi piacevolmente per ore). L’ideale, per amanti del genere di Piero Manzoni, Luciano Fabro, Francesco Matarrese, Hidetoshi Nagasawa, Andrew Norman Wilson e Carlo Alfano.
Al Madre, tutti i giorni, si possono ammirare le mostre permanenti, con opere e sculture di Anish Kapoor, Bianco Valente, Christian Leporino, Daniel Buren, Domenico Bianchi, Mimmo Paladino e tanti altri.
La rigenerazione urbana e l’arte contemporanea a la Santissima
Per concludere, perché non parlare della scelta dell’amministrazione di recuperare all’arte e alla cultura uno spazio in abbandono?
Grazie a questo progetto di rigenerazione urbana, la palazzina dell’Ex Ospedale Militare di Napoli (nota anche come la Santissima), situata esattamente a metà strada tra i Quartieri Spagnoli e il quartiere di Montesanto, oggi è dedicata all’arte contemporanea.
Dal 1992 all’ottobre 2024, lo spazio è rimasto completamente chiuso e in stato di abbandono. Dopo oltre trent’anni, l’occasione per dare lustro e senso a questi locali sono stati gli Art Days 2024, quarta edizione dell’evento diffuso di arte contemporanea, che mira a promuovere la scena artistica locale.
Oggi, dopo la personale di Luca Petti, nella quale le sculture dell’artista di origine beneventana si sono incrociate con le opere della collezione Fabio Frasca, gli spazi de La Santissima – Community Hub sono in attesa di ricevere i prossimi artisti per una nuova esposizione.
Oltre la cultura: intrattenimento e relax a Napoli
Oltre alle tradizionali passeggiate nel centro storico, Napoli offre diverse opzioni per momenti di relax e intrattenimento moderno. Ad esempio, il Liberty City Fun è un parco divertimenti che propone oltre 150 attrazioni moderne, adatte a tutte le età, offrendo un’oasi di svago immersa nel verde. Per chi cerca un’esperienza culturale interattiva, la Città della Scienza offre mostre coinvolgenti, tra cui il museo del corpo umano “Corporea” e un planetario 3D, ideali per famiglie e appassionati di scienza.
Inoltre, il quartiere di Fuorigrotta ospita strutture come lo zoo di Napoli e il parco divertimenti Edenlandia, offrendo ulteriori opzioni per il tempo libero. Per chi desidera un intrattenimento digitale, numerosi turisti si concedono pause giocando online nei casinò con prelievi immediati disponibili sul web.