Il Palazzo Zevallos Stigliano è uno dei più preziosi di Napoli. Sito nel quartiere San Ferdinando, nella centralissima Via Toledo, fu eretto per volere della famiglia fiamminga Zevallos tra il 1637 e 1639 da Cosimo Fanzago, uno degli architetti maggiormente rappresentativi della storia di Napoli.
Il 20 giugno verrà inaugurato dal Presidente Giorgio Napolitano il percorso museale rinnovato, curato da Fernando Mazzocca. Il nuovo allestimento prevede quattro sale in più con un lungo elenco di opera d’arte prestigiose e significative per l’importanza di Napoli e della sua storia artistica.
Pregevoli sono anche le decorazioni interne del palazzo con l’altra commissione importante, affidata a Luca Giordano, che eseguì un ciclo di affreschi. Durante la prima metà del XIX secolo a causa di dissidi interni alla famiglia Colonna di Stigliano, a cui era passata la proprietà del palazzo alla fine del ‘600, la struttura venne smembrata e ceduta ad inquilini diversi. La parte più imponente andò ai Forquet, la cui quota fu poi acquistata nel 1898 dalla Banca Commerciale Italiana e le altri parti tornarono ad essere unitarie a partire dal 1920.
Nel palazzo sono confluite molte opere provenienti dalle raccolte degli istituti di credito. Oggi il percorso museale è costituito da sette sale, una quadreria di oltre 120 opere che abbracciano un periodo che va dal Seicento con un capolavoro di Caravaggio, il Martirio di Sant’Orsola, fino al Novecento con le opere di Vincenzo Gemito.
“Sansone e Dalila“, dall’atelier napoletano di Artemisia Gentileschi, il monumentale “Ratto di Elena” di Luca Giordano, l’”Agar nel deserto” di Francesco Solimena, le nature morte di Giovan Battista Ruoppolo e Giuseppe Recco sono solo alcuni dei nomi prestigiosi e dei capolavori presenti in esposizione. Ma si ammira anche la Scuola di Resina e van Wittel, uno degli iniziatori del vedutismo moderno e della Scuola di Posillipo.
All’inaugurazione parteciperanno il Presidente del Consiglio di Sorveglianza Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, il Presidente del Banco di Napoli, Maurizio Barracco, il Soprintendente al polo museale di Napoli, Fabrizio Vona.