Gara di solidarietà per il restauro del quadro a Piano di Sorrento

Restaurare un quadro con fondi raccolti in beneficenza, è questo l’obiettivo dell’Associazione Turistica Pro Loco e il Comune di Piano di Sorrento, in provincia di Napoli.

Il quadro in questione raffigura la Madonna con bambino e San Francesco e appartiene alla pittrice tardo manierista Lavinia Fontana, che lo ha dipinto nella sua ultima fase di produzione. Una delle pochissime pittrici donna del’500, che con ostinazione ha perseguito il suo scopo di vita, in un periodo in cui non esisteva di certo la parità dei sessi nelle professioni.

La tela di Piano di Sorrento è conservata presso la Chiesa della SS. Trinità, dove si stanno adoperando per il restauro Andreina Castellano, a cui è stato affidato il lavoro, e Alessandra Cacace, con la supervisione della Dott.ssa Angela Schiattarella della Soprintendenza per i beni Architettonici, il Paesaggio ed i Beni Storici, Artistici di Napoli e Provincia e l’approvazione dell’Ufficio Beni culturali ed Ediliza di culto della Diocesi Sorrento – Castellammare di Stabia.

La raccolta fondi per i lavori è iniziata durante l’edizione 2014 del Maggio dei Monumenti, che si è svolto interamente con uno scopo, restituire alla comunità la prestigiosa tela in buono stato di conservazione.

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Marco D’Esposito, presidente della Pro Loco, ha spiegato come è nata l’idea di “adottare un monumento” a cui affidare le cure per la corretta valorizzazione culturale del territorio: “nell’edizione del Maggio dei Monumenti 2013, in occasione di una visita guidata alla Chiesa, la guida, illustrando l’importanza della tela, espresse il suo rammarico per lo stato di conservazione della stessa”. Colti da un forte senso civico, e dall’appartenenza ad un territorio molto coeso nella comunità cittadina, l’associazione ha deciso di attivarsi per i lavori di restauro dell’opera.

Nel cartellone estivo Summertime 2014, sono state inserite tre cene di beneficenza che hanno lo scopo di raccogliere i fondi necessari a coprire le spese (calcolate in circa 6000 euro) per i lavori di restauro, affidato alla restauratrice Castellano che appartiene alla comunità parrocchiale che conserva il quadro e che ha sposato la causa civica. La prima e terza serata (programmata per il prossimo 11 agosto) sono organizzate dall’Associazione Archimede e Unitre Penisola Sorrentina, mentre la seconda serata è stata a cura di Slow Food Costiera Sorrentina-Capri e Fidapa Penisola Sorrentina, allestite nel Chiostro dell’Immacolata di Piano.

La restauratrice Cacace ha spiegato gli interventi attualmente in atto sulla tela, iniziati nel mese di maggio con la prima mappatura: “è un lavoro minuto e complesso. Il quadro ha molti strati di cera per cui la pulitura va effettuata per piccole parti. Ora ci si sta occupando del rintelo e consolidamento del colore e del supporto e sono stati fatti i primi saggi sulla pellicola pittorica. Sulla tela ci sono distacchi di colore dal supporto tessile e il quadro ha molti bruni che tendono ad acconchigliarsi. L’opera ha anche un problema relativo alle cere e alle vernici superiori, in particolare le cere erano utilizzate come consolidante durante gli interventi svolti sul quadro, e col tempo ingrigiscono alterandone la cromia. Nella parte sottostante il colore è abraso e bisogna alleggerirlo per recuperare il colore. Anche la cornice, di porporina, è deteriorata e va sostituita, è tarlata e marcia”.

I lavori dovrebbero terminare entro pochi mesi e già la Pro Loco, come anticipa D’Esposito, ha individuato un’altra opera su cui investire le proprie risorse a partire dal prossimo anno. Un’attività che come ha spiegato il sindaco Giovanni Ruggiero, “serve a rinsaldare i legami della comunità con il proprio territorio, riscoprendo così quel senso di appartenenza condivisa e finalizzata ad un obiettivo comune”. Stessa dichiarazione di intenti anche nelle parole del funzionario Carlo Pepe che spiega le motivazioni delle cene di beneficenza: “ far si che questo restauro venga conosciuto dalla cittadinanza e aiuti a diffondere la ricchezza culturale di Piano, soprattutto la bellezza della Basilica di Trinità”.

Un’attività a cui ha collaborato la cittadinanza intera, adoperandosi per uno scopo comune: la Fidapa, associazione al femminile che ha sentito come personale il richiamo all’azione per una donna che ha lasciato la sua traccia nella storia, Slow Food che con il “cibo ha inteso salvare un’opera d’arte”, durante delle serate, esaltate anche nel gusto da piatti magistralmente proposti.

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