Non solo mare: le opportunità di Agropoli

Non solo cultura, ma anche enogastronomia, storia e soprattutto turismo. E’ il futuro della città di Agropoli, immersa nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e recentemente attivatasi con uno stand alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, con l’obiettivo di far conoscere le potenzialità del territorio, ubicato alle porte del Cilento.

A spiegarci la presenza di Agropoli nel contesto culturale e turistico è Anna Dora Ciliberti, responsabile della città di Agropoli: “Agropoli si presenta come appartenente al parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, con l’interesse primario di promozione e valorizzazione del territorio. Stiamo cercando di esportare la nostra cultura e le nostre tradizioni anche a livello internazionale. Sebbene siamo in un piccolo paese, abbiamo grandi potenzialità di sviluppo anche a livello turistico, enogastronomico e storico – culturale”.

A conferma di ciò c’è la presenza nel Cilento di paesi in cui vige ancora la ricerca del particolare inerente alla tradizione secolare delle loro radici, come la lavorazione meticolosa di alcuni dei prodotti tipici della zona, “come i fusiddi, i cavatielli e tante altre cose che, man  mano, si stanno tramandando. Anche grazie a questo – spiega Anna Dora Ciliberti – nasceranno dei presidi slow food in cui si cercherà di rilanciare il nome di questi prodotti, per noi molto importanti”.

Non solo gastronomia, dicevamo, ma anche cultura. Sono stati, ad inizio settembre, i giorni de “I Passi dell’arte”, ovvero una serie di incontri di diverse forme d’arte, messe insieme da un evento dedicato a Michele della Torre (in arte Mike Pistone), cantautore, scrittore, poeta e antiquario: evento tenutosi nel centro storico della città, in cui fu allestito anche un percorso itinerante tra le vie del Borgo antico fino ad arrivare al Castello Angioino Aragonese. Ed ancora “Borgo in festa”, una serata all’insegna della rievocazione del nobile splendore medievale di Agropoli, tenutosi a fine estate, in cui il protagonista indiscusso è stato proprio il Castello Angioino – Aragonese che ha ospitato dame gentili, cavalieri leali, popolani gaudenti, guitti irriverenti e giullari: “E’ un simbolo della nostra città – afferma Anna Dora Ciliberti – che ci permette di fare turismo, attraverso personaggi illustri e presentazione di molti libri, anche in modo diverso dalle attrazioni tipiche della nostra città, come l’aspetto balneare. Allargando il nostro orizzonte turistico abbiamo la possibilità di partecipare ad eventi importanti come la recente borsa mediterranea del turismo archeologico, sia come annessi al Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni sia come città di Agropoli vera e propria”. 

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