La tanto agognata corsa a San Valentino è cominciata. I ristoranti pullulano di super menù a base delle pietanze più prelibate, dove massime ostentazioni di cucina gourmet prendono il sopravvento a prezzi a dir poco ignobili, per trascorrere, poi, una serata sommersi dal caos più totale, tra camerieri in panne, commensali ignari che esista un codice comportamentale a tavola e a consumare una cena tra le peggiori.
Un attimo, non fraintendiamo, non è che io non creda all’amore, al romanticismo ed alle cene di quelle cuore nel bicchiere, è solo che il San Valentino vissuto in quel modo non mi aggrada granché, quindi perché non organizzare nell’intimità della propria casa, dove tutto è concesso, una cena ed una serata perfetta dando prova delle nostre abilità culinarie e tirando fuori la bottiglia di vino giusta?
Ovviamente, la bottiglia va scelta in virtù dello scopo e del commensale. In un’occasione quale la festa dell’amore, la scelta non può che ricadere, a mio avviso, su di un rosso, nello specifico abbiamo bisogno di un rosso ruffiano, passionale e soprattutto che disinibisca ed in questo il Commendatore Michele Moio delle omonime cantine Moio può essere la nostra soluzione con il suo MOIO 57, definito un rosso per gladiatori per il suo sapore deciso. La sua denominazione è da rinvenirsi nella storica vendemmia del 57 ottenuta nella zona di Mondragone, in provincia di Caserta, dove la famiglia Moio si stabilì agli inizi del ‘900 dando origine ad un’importante attività vinicola. E’ al Commendatore che si deve il merito di aver riproposto un nuovo grande Falerno che nasce dalle uve ottenute dalle vigne di Primitivo, la vinificazione viene fatta con macerazione tradizionale.
MOIO 57 gradazione alcolica importante, note fruttate intense, necessita di un’ossigenazione di circa 30 minuti, va sorseggiato lentamente, il suo gusto inebria il palato e la bocca, persistente, morbido, sapido, un vino che sporca il bicchiere e lascia il segno… in tutti i sensi. Ovvio è che, lasciarsi trasportare dalle sue ammiccanti peculiarità non può che essere la strada migliore per dare alla serata dedicata all’amore la giusta direzione.
Ovidio scriveva: “Il vino prepara i cuori e li rende più pronti alla passione”… come non dargli ragione?
a cura di Maddalena Marano