La Campania a Rovereto: ‘Vento di pace’ di Antonella Soria

“Vento di Pace” l’opera di Antonella Soria presente a  “Human Rights? #La Casa della Pace I The House of Peace”, evento artistico internazionale in corso a Rovereto.

L’oggetto dell’evento artistico a cui partecipano 101 artisti provenienti da tutto il mondo è per l’edizione 2015 la pace, la non violenza e la partecipazione come impegno civile. Gli artisti sono stati chiamati a rappresentare la pace secondo schemi non convenzionali, parlando del concetto attraverso l’estro artistico.

La manifestazione è curata da Spazio Tempo-Arte, di cui è alla guida Roberto Ronca, che ha contribuito a sottolineare il messaggio di pace in supporto alla Fondazione Opera Campana dei Caduti. La Fondazione è nata nel 1968 con decreto dell’allora Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat, si è rivolta a Spazio Tempo Arte per ribadire il messaggio di pace attraverso l’evento internazionale di arte contemporanea. Quest’anno la Campana compie 90 anni, fu voluta nel 1925 da don Antonio Rossaro fondendo i cannoni usati durante il primo conflitto mondiale. Il suo primo rintocco, Maria Dolens, la campana dei caduti, si data al giorno 4 di ottobre 1925 alla presenza del Re Vittorio Emanuele III. Da quel giorno ogni sera Maria Dolens, dall’alto del Colle Miravalle di Rovereto, fa sentire la sua voce suonando cento rintocchi di ammonimento alla vita e alla pace.

Tra gli artisti campani che partecipano all’evento internazionale, Antonella Soria porta le sue “bandiere che sventolano al vento ognuno a suo modo, ma tutte pronunciando una sola parola ‘pace’. L’opera – spiega ad ecampania l’artista – è realizzata con stampe di bandiere su carta intrappolate in resina epossidica, poi ammagliate su due fili di catenine che simboleggiano i lati del viale delle bandiere di Miravalle”.

Antonella Soria, classe 1976, dopo aver conseguito studi artistici nella sezione moda si è confrontata con materiali diversi, frequentando corsi di specializzazione, corsi di intarsio, corsi multimediali fin quando nel 1998 approda nella gioielleria grazie alla vincita di un concorso promosso dal Tarì (consorzio gioiellieri di Caserta) dove si avvicina alla gioielleria per dieci anni e impara i vari passaggi disegno, prototipo, prodotto finito dopo decide di intraprendere una nuova strada quelle che la affascina di più, partecipare a mostre. Col tempo acquista varie conoscenze cercando di fonderle insieme realizzando gioielli e opere utilizzando materiali e tecniche nuove ma è ancora in continua ricerca per poter realizzare opere diverse, per stupirsi e stupire. 

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