“Io mi ricordo quando giovanotto non conoscevo ancora la “mille lire”… i miei volevano che andassi in marina e invece cominciai a frequentare il teatro. Eravamo una chiorma di amici, cioè un gruppo compatto, tutti principianti pieni di speranze, tutti uomini che poi si sono piazzati io, Eduardo e Peppino De Filippo e Cesarino Bixio. Facevamo le “recite staccate” nei teatrini di Aversa, Torre del Greco, Castellammare.”
Quel gruppo di amici ricordato dalle parole di Totò ha fatto la storia del teatro, del cinema e della televisione. Le musiche di Cesare Bixio hanno accompagnato le prime recite, poi film e le canzoni note in tutto il mondo: Parlami d’amore Mariù, Mamma, il Tango delle Capinere, Violino Tzigano,Chi è più felice di me, La strada del Bosco. Soltanto alcune delle canzoni che sono entrate nella storia del costume italiano, motivi indimenticabili che improvvisamente ti trovi a canticchiare in una giornata di sole.
Cesare Bixio, pronipote del generale garibaldino Nino, era napoletano per parte di madre, quella stessa terra che oggi lo ricorda con la mostra al Pan fino al 10 gennaio 2016. Con più di 500 canzoni e 150 colonne sonore Bixio è stato uno dei compositori di musica napoletana e leggera, autore di colonne sonore per il teatro, il cinema, la radio e la televisione che la storia abbia mai conosciuto.
L’esposizione che arriva da Spoleto non dimentica nessun aspetto della vita del musicista. Otto sezioni rappresentate da pannelli colorati (Napoli, Parigi, Lavoro, Ballo, Arte e Avanguardia, Satira, Cinema, Esotismo) che attraverso le melodie di Bixio e l’ausilio di immagini e video proiezioni inedite raccontano il novecento italiano, nel contesto storico e culturale dei vari decenni. Il nucleo centrale è sviluppato intorno alle copertine degli spartiti dei primi 50 anni del ‘900, veri e propri capolavori di grafica che rappresentano le varie epoche e tendenze artistiche.
Due le sale allestite per sedersi e guardare le immagini legate ad esempio a “Parlami d’amore Mariù” oppure alle parole di giovani o addetti ai lavori che hanno avuto la fortuna di lavorare accanto ad un genio della musica come lo è stato Cesare Bixio.
Ricercata nelle immagini e nei pannelli la mostra regala una sala che vuole essere lo studio allestito di Bixio con mobili d’epoca, alcuni dei premi che ha collezionato durante la sua longeva carriera, spartiti originali e una copia de “Il giornale d’Italia” che annuncia l’elezione di Papa Pacelli.
Non mancano le immagini dei film musicati da Bixio e le sequenze delle canzoni interpretate da attori famosi come Vittorio De Sica, Totò, Anna Magnani, Elsa Merlini, Macario, dalle grandi voci dell’epoca come Beniamino Gigli e da numerosi artisti che nel corso dei decenni a seguire hanno dato nuova vita ai brani di Bixio attraverso le loro interpretazioni, come Mal, Peppino Di Capri, Luciano Pavarotti, Andrea Bocelli, Mina, Giorgio Gaber, Gianna Nannini.
Ogni sala è una piacevole sorpresa, un viaggio delicato nell’Italia del 900, una melodia adatta anche ai più piccoli grazie ai panelli colorati e alle immagini accattivanti di locandine d’epoca.
Una tappa obbligata per chi arriva a Napoli in cerca di una piacevole sorpresa, una pausa felice dal traffico e dalla frenesia natalizia che sta per investire il nostro quotidiano.