È esposta fino al 13 novembre 2015 l’installazione di Laura Cristinzio al Museo Archeologico di Napoli che reinterpreta la maestosa villa di Poppea ad Oplontis, odierna Torre Annunziata.
L’opera si trova nell’atrio monumentale del museo, accoglie i visitatori raccontando in chiave moderna una delle strutture antiche più interessanti dell’area vesuviana. Le forme architettoniche del complesso edilizio di epoca romana ritornano nell’istallazione di Laura Cristinzio, richiamando il calco di una porta a soffietto che chiudeva gli ambienti della villa.
I frammenti di acciaio disposti sul pavimento richiamano invece la composizione dei mosaici, accurato lavoro di composizione artigianale dell’epoca antica. L’opera intende rievocare un triclinio, il luogo dove si svolgevano i pasti conviviali degli abitanti delle città sepolte dal Vesuvio, attraverso le pareti parallele in acciaio corten e metacrilato rosso. In questo vince l’opera della Cristinzio: materiali moderni che rievocano un remoto passato fatto di cose e volumi.
Anche l’immagine di Poppea risalta dall’installazione, all’interno dell’opera colorata di rosso fluo. Intorno all’installazione una serie di polipedi che costituiscono una reinterpretazione degli antichi tripodi in cui venivano bruciati profumi ed essenze profumate.