San Guglielmo da Vercelli si ferma in Irpinia dove fonda prima Montevergine e poi l’Abbazia del Goleto nel 1128-1133 esempio di monastero doppio, ovvero ospitava sia le monache sia i monaci. Le monache si occupavano dell’amministrazione del convento con a capo una badessa. Qui venivano a monacarsi le ragazze dell’aristocrazia, tre sono le badesse passate alla storia, Febronia, Marina e Scolastica.
Disseminati nell’abbazia ci sono vari segni di esoterismo bianco come ad esempio un centro sacro che richiama la sacralità del luogo, la triplice cinta interpretata da alcuni come la stilizzazione del Tempio di Salomone a Gerusalemme o un punto di energia magnetica, la croce del Verbo che sembra richiamare alla mente anche quattro squadre.
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