Pompei. Caupona Restaurant: incontro di sensi sulle tracce del passato

La ricostruzione del passato passa anche attraverso i sensi: non solo la vista è coinvolta nell’archeo-esperienza proposta dal Caupona Restaurant di Pompei, ma anche il gusto.

Una location di incredibile suggestione a pochi passi dagli scavi archeologici, dove sono stati ricreati da un’idea di Nello Petrucci e Francesco Di Martino gli affreschi di domus, ville e botteghe di Pompei, Ercolano e Stabia. Un lavoro durato mesi che ha portato alla realizzazione di uno spazio in cui è possibile toccare e vivere all’interno di un ambiente antico molto verosimile. Ad accogliere il visitatore un atrio porticato con gli affreschi ercolanesi della bottega Ad Cucumas e le iscrizioni parietali della casa di Lucrezio Frontone, sulle tavole in legno le stoviglie in terracotta riproducono forme antiche come la kylix e il kantharos. Nell’offerta gastronomica piatti rielaborati da ricette antiche, frutto di un attento e lungo studio su fonti letterarie e resti archeologici.

Così si assaggia il panis siligineus e il panis cibarius, rigorosamente tagliato a spicchi come si soleva fare nell’antichità, si viene accolti con una dolce e soffice Frictilia Liberalia, la prima mensae è costituita da quaglia scottata in padella con miele ed uova, ad accompagnare la zuppa di ceci la salsa garum con cui si insaporivano le pietanze e di cui Pompei era grande produttrice; ad accompagnare il tutto il vino Mulsum addolcito da miele, pepe e zenzero.

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A contribuire al viaggio nel tempo, la serata al Caupona dal nome “Alle origini del gusto” ha visto protagonista un altro dei cinque sensi, l’udito, grazie alla performance musicale dei Synaulia, gruppo che porta avanti un progetto di ricerca e ricostruzione di archeologia sperimentale applicata allo spettacolo con strumenti musicali d’epoca, teatro e danza in costume. E così dopo averli conosciuti soltanto sulle raffigurazioni della ceramica o scolpiti, si scopre il dolce suono del doppio flauto (l’aulos), i cembali, il timpano ed altri strumenti antichi. Rivive con i Synaulia di Walter Maioli la musica dell’antichità che ben si sposa con l’ambiente ricercato del Caupona, un vero e proprio incontro di sensi sulle tracce del passato. 

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