Mummie, faraoni e papiri, riapre la sezione egizia al Museo Archeologico di Napoli

Riapre la sezione egizia del Museo Archeologico di Napoli. Ad accogliere i visitatoti nel percorso il naoforo farnese, il primo reperto egizio ad essere giunto a Napoli e appartenente alla Collezione Farnese, quella raccolta di famiglia da cui prende le mosse uno dei musei più importanti al mondo.

Dopo sei anni di chiusura e ventisette dall’ultimo allestimento, riapre i battenti la collezione egizia, seconda in Italia per importanza solo alla collezione di Torino, con un nuovo allestimento, apparato didascalico, esposizione e percorso per bambini. Il nuovo allestimento, frutto di circa 17 mesi di lavori, espone nuovamente gli oggetti già presenti nelle sale napoletane più alcune novità esposte nell’ultima sala e provenienti da Cuma, Capua, Calatia, Suessola, come ad esempio due Hibis in marmo e bronzo provenienti da Ercolano e conservati nei magazzini.

Previ all’attuale esposizione alcuni restauri e puliture dei reperti ed ancora in corso gli studi e i restauri sui reperti organici, da cui si attendono interessanti novità soprattutto per quanto riguarda le mummie, come ad esempio appare straordinaria quella di un coccodrillo provvista di bendaggi, unico esempio simile al mondo; sarà interessante studiare i bendaggi (sono noti al mondo casi di coccodrilli mummificati ma privi di bendaggi) per analizzare le cuciture e comprendere così i sistemi di realizzazione.

Articolata per temi l’esposizione si snoda lungo cinque sale del piano interrato del Museo, raggiungibile dalle scale poste alla fine della Collezione Farnese. Sono più di 1500 i reperti attualmente riesposti con uno spazio introduttivo in cui sono alcune copie di oggetti che spiegano la storia della raccolta, nata dall’incontro di due grandi collezioni, la Borgia e la Picchianti, a cui si sono aggiunte acquisizioni nel corso dei secoli.

Durante la cerimonia di riapertura della sezione, presieduta dal Direttore Paolo Giulierini, Valeria Sampaolo (che ha curato il progetto portato avanti da MANN, Università L’Orientale di Napoli e Museo Egizio), si è anche discusso della possibilità di nuovi progetti in cantiere che verranno ad utilizzare il restante budget messo a disposizione per il riallestimento, su circa 3 milioni di euro, attualmente restano 1 milione di euro per nuovi progetti futuri.

Avviata una nuova collana editoriale edita da Electa dedicata alle singole collezioni del museo, si inizia così dalla sezione egizia. Mentre già in vendita “Nico alla scoperta del MANN” il fumetto che racconta ai più piccoli del Museo e della collezione egizia. 

Anteprima anche per la sezione epigrafica che vedrà la definitiva riapertura nel mese di marzo del 2017, si crea così suspense su quelle che saranno le novità tanto attese a Napoli: inizieranno il prossimo anno i lavori per la riapertura della collezione magno-greca e verrà presentata una mostra con il Musée national Picasso Paris che indagherà il rapporto di Picasso con l’antico, focalizzato sulla leggendaria figura del Minotauro. 

Ecco l’intervista rilasciata dal direttore Giulierini ai nostri microfoni:

La sezione egizia del Museo Archeologico di Napoli in due minuti: 

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