Correva l’aprile del 2015 e vi raccontammo di come la pasta di Gragnano potesse ritornare ad essere prodotta nella Valle dei Mulini. Sono passati 18 mesi ed un piccolo grande sogno è diventato realtà.
Questo sogno si chiama “1650” e rappresenta un vecchio mulino proprio di quell’epoca che ora sarà un centro gastronomico polifunzionale del pastificio Gentile. Sulla vecchia “mulattiera” che conduce ad Amalfi, la splendida Valle Dei Mulini che costeggia il torrente Vernotico, un tempo veniva prodotta la materia principe per la produzione della pasta.
Proprio qui la famiglia Zampino ha deciso di rinsaldare le radici della cultura gragnanese: investiti due milioni di euro per rilevare un mulino “vecchio” di quasi quattro secoli e trasferire l’azienda di loro proprietà, il Pastificio Gentile, direttamente nell’area più caratteristica di Gragnano.
Circa 1.500 metri quadrati di terra fertile dove saranno coltivati frutta e ortaggi, tutti prodotti destinati a diventare materia prima delle conserve “San Nicola dei Miri”, prodotte dalla stessa famiglia Zampino, per usarle come condimento per la preparazione della pasta nella Scuola di Cucina e presso la Bottega che affiancherà il settore produttivo.
“L’idea – spiegò allora Pasquale Zampino – è nata per rivalutare e riprendere la Valle dei Mulini, con l’obiettivo di riportare la pasta di Gragnano nel luogo in cui ha iniziato il suo percorso. Un investimento importante che ci permetterà di avere un’azienda del tutto originale”.
Una nuova sfida per la famiglia Zampino. Il pastificio fondato nel 1876 dai Gentile, in cui Natale Zampino aveva lavorato sin da ragazzo, assumendo il ruolo di responsabile della asciugatura, venne rilevato nel 1980 da questi quando i Gentile, non avendo eredi, decisero di dismettere. Oggi la Pasta Gentile è venduta in 36 paesi nel Mondo, con un fatturato che ha registrato una crescita del 20% su base annua.
Grano italiano, trafilatura al bronzo e lenta essiccazione: ecco la strategia per il rilancio del marchio “Pasta di Gragnano”, dopo il riconoscimento IGP ottenuto due anni fa, grazie al lavoro di 13 aziende che, quotidianamente, lavorano circa 10mila quintali di pasta. E così, dopo la visita di Gerard Depardieu che abbiamo raccontato pochi mesi fa su questo portale, in cui raccontammo della passione dell’artista francese per la pasta di Gragnano, una nuova importantissima sfida per la famiglia Gentile.
La ristrutturazione e il recupero degli spazi sono stati portati avanti nel pieno rispetto della storia e della tradizione che un luogo magico come questo ha custodito per tantissimi anni. Si torna a produrre la pasta nella valle in cui tutto ha avuto inizio più di nove secoli fa. Il mulino, il 1650 come convenzionalmente si è deciso di chiamarlo, farà parte di un più ampio percorso enogastronomico che vuole contribuire a fare diventare la città di Gragnano meta turistica, scelta dagli appassionati di storia e gastronomia, impreziosendo ancora di più lo splendido contesto paesaggistico in cui è collocata.
Ecco le foto dell’inaugurazione.