Potrebbe essere la campana di bordo della corvetta “Flora”, affondata su disposizione dell’ammiraglio Nelson nel 1799, quella ritrovata ad inizio dicembre nello specchio d’acqua del porto di Napoli ed attualmente nei laboratori di restauro del Museo Archeologico Nazionale.
In fondo al mare sono restati per ora quattro cannoni. Già recuperate dai sommozzatori anche alcune “palle” o proiettili, così come la campana sottoposti a processo di desalinizzazione al MANN.
I risultati delle indagini di recupero di reperti archeologici sul fondale del porto di Napoli (che rientrano nel Grande Progetto), partiti a luglio, sono stati presentati al museo archeologico dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, dal presidente dell’Autorità portuale Pietro Spirito, dal Soprintendente ABAP per il Comune di Napoli, Luciano Garella, dall’archeologo Enrico Stanco e dalla Responsabile Laboratorio di restauro per il MANN, Luisa Melillo.
(fonte: Ansa).