Il MANN di Napoli produce il primo videogame

Si intitola “Father and Son”, il primo videogioco prodotto da un Museo Archeologico, il MANN di Napoli, realizzato in inglese e italiano e che sarà rilasciato nella primavera 2017 su Apple Store e Google Play, gratuitamente e senza contenuti pubblicitari.

“Se prima erano le sole mostre a parlare del Mann in molte città estere, ora una straordinaria avventura digitale ci farà dialogare con migliaia di potenziali nuovi visitatori” ha spiegato il direttore Paolo Giulierini che ha collaborato ai contenuti insieme al professor Ludovico Solima, che spiega che l’idea gli è venuta dopo un incontro con “Fabio Viola, che è uno dei più importanti game-designer a livello mondiale. Mi sono reso conto che il rapporto tra videogiochi e musei è ancora allo stato embrionale, non solo in Italia ma anche all’estero. Naturalmente, si tratta di una prima sperimentazione”.

Il progetto è sviluppato da TuoMuseo. Al gioco stanno lavorando diversi specialisti: Fabio Viola (Electronic Arts Mobile, Vivendi Games Mobile), Sean Wenham (Ubisoft, Sony), Alessandro Salvati (autore di ADON Project e Anxiety Attack), Arkadiusz Reikowski (compositore delle musiche di Kholat e Layers of Fear).

Si tratta di un gioco narrativo 2D a scorrimento laterale, e narra di un figlio alla scoperta dei segreti di un padre archeologo che non ha mai conosciuto. Tre chilometri di strade napoletane sono state disegnate a mano. Il protagonista attraversa diverse epoche storiche: dall’Egitto a Pompei, all’età borbonica fino alla Napoli di oggi.

Il giocatore assume il ruolo di Michael, un giovane che si reca a Napoli, al Museo Archeologico Nazionale, dopo aver ricevuto una lettera di suo padre. Esplorando le strade della città partenopea e le sale del museo, si incontreranno storie che attraversano le epoche: ad esempio, si verrà catapultati nel 79 d.C. a Pompei nelle ventiquattro ore che precedettero la devastante eruzione del Vesuvio, per poi ritornare nel 2017 presso le rovine della città romana, nella veste di turista che scatta una foto, proprio sul luogo delle ultime ore di vita di una famiglia incontrata in precedenza.

Le scelte del giocatore nel corso dell’esperienza influenzeranno il finale.

La colonna sonora originale (venti minuti), sarà declinata in relazione alle epoche temporali e agli stati d’animo del protagonista. 

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