E’ morto a Napoli l’avvocato Gerardo Marotta, fondatore e presidente dell’ Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. Avrebbe compiuto 90 anni il 26 aprile.
Come riferisce una nota diffusa dall’Istituto italiano per gli Studi Filosofici “dopo una giornata di raccoglimento”, domani, “dalle ore 9 alle ore 19, presso la sede dell’Istituto, in Palazzo Serra di Cassano, alla via Monte di Dio 14, sarà allestita la camera ardente per l’avvocato Gerardo Marotta. La cerimonia funebre avrà luogo in Palazzo Serra di Cassano, sabato 28 gennaio 2017 alle ore 12.00”.
Prevista anche una giornata di lutto cittadino nel giorno dei suoi funerali, con le bandiere di Palazzo San Giacomo e del consiglio comunale a mezz’asta: è la decisione del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in omaggio dell’avvocato scomparso stanotte a 90 anni.
“La città perde un grande uomo, rivoluzionario, stimato in tutto il mondo, soprattutto per la sua instancabile guida dell’Istituto. Io perdo anche un amico. Gerardo era un profondo pensatore libero, un filosofo acuto e sensibile” ha dichiarato il sindaco di Napoli Luigi de Magistris.
“Napoli ricorderà per sempre Gerardo, l’Avvocato Marotta, un uomo esile, ma dalla grande potenza morale. In lui convivevano, in spirito libertario, etica e diritto, filosofia e politica, storia ed economia. Ciao Gerardo, Napoli perde un grandissimo uomo di cultura”, conclude il primo cittadino.
“Ha amato i libri come fossero figli – ha affermato il capogruppo di Sinistra Italiana a Montecitorio Arturo Scotto -. Ha diffuso la cultura come un missionario laico. Ha dimostrato che Napoli era innanzitutto illuminismo e non folclore e luoghi comuni. L’Istituto degli Studi Filosofici è stato un rifugio fondamentale per chi non si arrendeva alla banalità di tempi barbari, dove il popolo si trasforma in plebe. Grazie Gerardo Marotta. Non ti dimenticheremo mai”.
Così invece il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca: “Gerardo Marotta lascia un grande vuoto ma anche un enorme insegnamento, che va ricordato, e non solo oggi, insieme al senso civico delle sue battaglie a difesa della Cultura”.
“La morte dell’avvocato Marotta priva la città di Napoli e la cultura italiana di una delle figure più interessanti, luminose e generose che hanno operato con estremo coraggio e perfetta coerenza in questi ultimi decenni”, sottolinea Rosa Russo Iervolino, ex sindaco di Napoli e più volte ministro.
Il ministro per i Beni e le attività culturali e il Turismo, Dario Franceschini, esprime “sincero cordoglio per la scomparsa di Gerardo Marotta, protagonista della cultura partenopea che ha sempre operato con acume, intelligenza e spirito critico per alimentare la scintilla della curiosità, della ricerca e dello studio nella vita della sua città e dell’Italia intera”.
“Un esempio di cultura napoletana che ha fatto onore, soprattutto attraverso l’Istituto italiano degli Studi filosofici, alla città e a tutta Italia”. Questo il pensiero del cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli.
“Esprimo profondo cordoglio per la scomparsa dell’avvocato Gerardo Marotta, fondatore e presidente dell’Istituto italiano per gli Studi filosofici. E’ stato uno dei più grandi rappresentanti della cultura italiana, il simbolo del pensiero meridionalista”. Così Mario Casillo, presidente del gruppo Pd alla Regione Campania. “A Gerardo Marotta, finissimo e sensibile intellettuale, le istituzioni dovrebbero chiedere scusa, in particolare la città di Napoli, per l’indifferenza con la quale hanno affrontato negli anni le vicende dell’Istituto filosofico, compresa la penosa gestione dell’immenso patrimonio di circa 300mila volumi della biblioteca, dispersi, purtroppo fra depositi e destinazioni provvisorie. Adesso occorre assumere un impegno morale per la salvaguardia della biblioteca per la quale il professore profondeva tutte le sue energie. Infine una considerazione: un giorno Tremonti disse che con la cultura non si mangia. Marotta esortò la politica chiedendo di fare qualcosa per non dare ragione a Tremonti. Non mi pare che abbia avuto risposte in merito. Ecco – conclude Casillo – nel suo ricordo è venuto il momento di cambiare atteggiamento”.
Cordoglio anche ai livelli più alti delle cariche istituzionali: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha espresso il suo dolore per la scomparsa di Gerardo Marotta, ricordandone “la passione meridionalista e l’impegno generoso per la diffusione del sapere e la preservazione del patrimonio culturale del Paese”, mentre il primo ministro Paolo Gentiloni parla di “un dolore enorme per Napoli e per l’Italia, per la generosità e la passione civile di un intellettuale europeo, innamorato del pensiero”.
(fonte: Ansa)