Steve McCurry: il colore, lo sguardo, il viaggio e l’uomo

La prima sensazione che si ha percorrendo i locali del secondo piano del PAN, il Palazzo delle Arti di Napoli adibiti all’esposizione della mostra fotografica di Steve McCurry, è lo stupore che deriva dai colori accesi e ricchi di contrasto che incantano non solo la vista, ma anche l’animo dell’osservatore. Una scelta consapevolmente “forte” tramite la quale il grande fotografo statunitense ha voluto, in un certo senso, trasmetterci emozioni e sensazioni tante quante la gamma di colori a sua disposizione. 

Atteaverso gli scatti in Afghanistan, Birmania, Cina, Tibet, Pakistan e Giappone, McCurry ci fa comprendere l’importanza del viaggio come possibilità di esplorare le diversità del genere umano e le culture “lontane” dall’Occidente, sia che si tratti di cogliere l’attimo inatteso per renderlo “eterno”, come nella foto che ritrare delle donne indiane intente a proteggersi da una tempesta di sabbia; o che sia necessario attendere per immortalare il “momento giusto”, come nell’immagine della Pagoda Kyaiktiyo (la Roccia d’Oro) in Birmania. 

Bambini, reportage di guerra, New York e l’attentato alle Twin Towers, i Mujahidin, un intenso primo piano Robert De Niro, i monaci tibetani e gli shaolin in Cina: il variegato universo di questo uomo, partito anni fa con la sua macchina fotografia dai sobborghi di Philadelphia, pone sempre al centro la figura umana, cogliendone la straordinaria intensità.

Non poteva mancare, inoltre, il suo scatto più famoso, quello di Sharbat Bibi, la famosa rifugiata con gli occhi verdi immortalata nel 1984, appena dodicenne, in un campo profughi di Peshawar dove era appena arrivata, e che divenne una celebre copertina del National Geographic. Diciassette anni dopo, nel 2002, il reporter ritornò in Pakistan per cercare la giovane, rimasta anonima, e la ritrovò sposata e con tre figli nel campo profughi di Nasir Bagh. Nel nuovo scatto, pubblicato sempre sul National Geographic, Sharbat Bibi fu immortalata con gli stessi occhi verdi magnetici che la resero famosa in tutto il mondo.

La mostra “Steve McCurry – Senza Confini” si concluderà domenica 12 febbraio 2017.

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