Hadel Pask, a Napoli il primo pub dai piatti social e dal “panino sospeso”

A Napoli, in Piazza Immacolata, al Vomero, è stato inaugurato lo scorso 3 maggio Hadel  Pask, il primo pub che propone “piatti social”.

Si tratta di una nuova avventura targata La Parmense, una realtà di gran rilievo sul territorio partenopeo che, ad oggi, conta cinque salumerie e una macelleria, sempre nel quartiere Vomero. Una famiglia, quella dei Polito, che nel corso degli anni ha saputo offrire prodotti di elevata qualità, puntando sia sul Made in Italy che sull’eccellenze estere, proponendo specialità gastronomiche europee che vantano una vasta gamma di carni fresche, alimentari generici, formaggi internazionali, salumi, insaccati e una buona selezione di vini.

La nuova sfida, Hadel Pask, è un format che sposa sapientemente la più classica tradizione del pub ad una più moderna esperienza culinaria fatta di innovazione e sperimentazione, all’interno di una location in cui perdersi piacevolmente tra le birre magistralmente consigliate da Giuseppe e i piatti egregiamente  studiati ed elaborati dallo chef resident.

Simpatica l’idea del menù con un’offerta di taglieri dai nomi dei più famosi hashtag quali #foodporn, #foodgasm, #healthy, #tasty, ai panini che riprendono il concetto “social”, come: Facebook, Twitter, Instagram, Snapchat, etc.

Due gli elementi di particolare rilievo: il primo è la Rubia Gallega, un bue galiziano che prende il nome dal colore dell’animale e dal suo particolare grasso dorato, oltre che dalla regione spagnola in cui viene allevato. Macellato minimo a 8 anni, frollato minimo 40 giorni, si nutre esclusivamente di erba al pascolo e delle alghe trasportate dall’Oceano Atlantico, che conferiscono alla carne un gusto unico rendendola tra le carni più pregiate al mondo.

Il secondo è il pane, frutto degli impasti “progettati” dallo storico panificio Rescigno, dalla consistenza morbida e compatta, con un perfetto assorbimento del condimento. La parte inferiore è resistente e ben compatta, quella superiore più friabile e ricoperta di semi di sesamo, leggermente tostato, per garantire un involucro perfetto per altrettanto ingredienti perfetti.

Fiore all’occhiello di questo progetto è l’importante iniziativa che la famiglia Polito vuol sostenere: il “panino sospeso”, un progetto sociale che prevede che la mancia lasciata al personale di sala sia utilizzata per garantire un pasto a chi, purtroppo, non può permetterselo.

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