“Proiezioni” (Oltre il tempo) è il titolo della personale dell’artista veneziano Francesco Candeloro che sarà inaugurata al MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli sabato 14 ottobre 2017 alle ore 11.00.
La mostra, inserita nel circuito Amaci – Giornata del Contemporaneo, è curata da Valentina Rippa ed è organizzata in collaborazione con il MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli, sotto il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee.
Il progetto espositivo “site-specific” per il Museo Archeologico Nazionale di Napoli – un viaggio nel tempo e oltre il tempo, in cui il visitatore diventa partecipe dell’opera stessa – prevede la disseminazione delle opere nei monumentali spazi al piano terra dell’edificio, nell’Atrio e nelle sale che ospitano la Collezione Farnese, in particolare la Sala della Farnesina, del Toro Farnese e la Sala dei Tirannicidi dove, a ridosso delle icone museali (quali il Toro Farnese e la Venere Callipigia), si aprirà un dialogo ideale tra il passato e il contemporaneo.
Le opere di Candeloro sono progettate per essere amplificate attraverso la luce che dilata i confini con forme ed effetti mai prevedibili. Riflessi luminosi e colorati si proiettano nello spazio inventando nuove realtà, restituendo agli ambienti un’aura ricca di nuove sfumature scandite dal ritmo del tempo e delle stagioni. Attraverso queste metamorfosi colorate l’artista riesce ad esaltare la dialettica tra concreto e astratto, interno ed esterno, materialità ed immaterialità.
Realizzate in spesse lastre di plexiglass, le opere esposte racchiudono immagini monocrome, stampate a aerografo industriale su cui spiccano particolari di gente comune e personaggi illustri. Close up di volti umani si alternano a fotogrammi di città, angoli di strada e caos metropolitano; dall’immagine di una città l’installazione di Candeloro diventa “la città” in cui l’osservatore si muove riconoscendo i luoghi, perdendosi tra le vie e le facciate dei palazzi, tra la storia e il presente, tra la folla e i corpi luminescenti e colorati, proiettandosi in un mondo di visioni e memorie sospese tra realtà e immaginario in cui Vedere e\è Percepire.
A partire dall’ampio atrio, la mostra si snoda nelle sale poste al piano terra del museo dove sono collocate quattro opere già parte dell’installazione “Città delle Città” tenutasi a Palazzo Fortuny a Venezia. A seguire, 25 parallelepipedi in plexiglass di varie dimensioni e colori che “guardano” le statue della Collezione Farnese tra cui la Venere Callipigia; un’opera neon a parete dal titolo “Linee del Tempo” che idealmente ingloba il Toro Farnese in uno skyline in movimento composto da 4 elementi sovrapposti e colorati – l’opera prevede una sequenza di accensioni fino ad arrivare all’illuminazione completa di tutta l’installazione; due lavori uno dal titolo “Passaggi Alterni” l’altro “Alterni Passaggi” a ridosso dell’Ercole Farnese e della statua di Apollo seduto; infine l’opera “Nella Luce nel Tempo” collocata sulla facciata del Museo dove una delle finestre emanerà bagliori sempre diversi in base alle ore del giorno e della notte, conseguenza dell’alternarsi di luce artificiale e naturale.
“Proiezioni” (Oltre il tempo) resterà aperta al pubblico tutti i giorni, escluso il martedì, dal 15 ottobre 2017 all’8 gennaio 2018, dalle 9.00 alle 19.30.