Ultimo appuntamento con Taurasi Vendemmia

“Taurasi Vendemmia”, la manifestazione dei Comuni di Taurasi (capofila) e di Sant’Angelo all’Esca e finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del POC 2014-2020 (linea strategica 2.4 “Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e cultura”), si chiuderà sabato 26 maggio 2018 con un evento importante per Sant’Angelo all’Esca che ha conquistato visitatori e appassionati: il pastiero.

Questa tradizione rimanda al periodo post terremoto, in un tempo di tristezza in cui non era facile trovare una motivazione per guardare con fiducia al futuro. Fu allora, nel 1983, che alcuni giovani del paese diedero vita a questa manifestazione, per riportare la popolazione in piazza e creare, di nuovo, condivisione, riecreando quelle atmosfere tipiche di una civiltà contadina che, intorno al fuoco, condivide il desco e un bicchiere di corposo aglianico, allietata da musica popolare. Si tratta di un evento molto apprezzato, molto noto e che richiama visitatori da tutta la Campania.

Il pastiero è un rustico che viene preparato con duemila uova, quaranta chili di pasta, cinquanta chili di formaggio, e già dal mattino viene cotto in un enorme ruoto di rame, con la brace di un gigantesco falò, nella piazza centrale del paese.

Il programma della giornata prevede, già dalle ore 7.00, l’avvio della preparazione de “lo pastiero” con l’allestimento e l’accensione del falò. Alle ore 12.00 si predispone il ruoto di rame per la cottura e, alle ore 20.00, l’atteso taglio e la distribuzione del rustico, in compagnia della musica delle Voci del Sud.

“Il pastiero – dichiara il sindaco di Sant’Angelo all’Esca, Attilio Iannuzzo – rappresenta un pezzo del patrimonio identitario della nostra comunità. È una tradizione tutto sommato recente ma perché legata alla tragedia del terremoto dell’80, e ha subito trovato uno spazio d’elezione nella nostra memoria collettiva. Oggi può diventare anche altro, può essere strumento di promozione territoriale. Questa è una edizione straordinaria, una versione primaverile, perché il pastiero, in realtà ha una data fissa, il 29 dicembre e si ripropone ora, nell’ ambito del progetto “Taurasi Vendemmia”, che ci dà la possibilità di far riaffiorare e rivivere le nostre tradizioni”.

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