Muoverà i primi passi a ottobre 2018 la nuova stagione di NEST – Napoli Est Teatro e si preannuncia una stagione concepita con nuovi intenti e nuove visioni, “figlia” del quartiere e con l’obiettivo di rendere il teatro sempre più un servizio territoriale, per contribuire a un sostanziale e reale cambiamento culturale dal basso.
Due spettacoli al mese con partenza il 9 e 10 ottobre per il ritorno di Mario Martone che porta in scena, dopo 35 anni, “Tango glaciale Reloaded” in un riallestimento a cura di Raffaele di Florio e Anna Redi. Sul palco, Jozef Gjura, Giulia Odetto e Filippo Porro.
Il 10 e l’11 novembre Gennaro Di Colandrea e Valentina Elia accompagneranno il pubblico in un viaggio in versi e musica nella poesia dialettale con “Poveri Cristi”.
Anche quest’anno, non mancherà la formula “Una serata al Nest con”, il ciclo di eventi con grandi ospiti che sarà inaugurato il 25 novembre dal regista Massimiliano Civica con “Parole Imbrogliate”, una lezione spettacolo su aneddoti, storie, detti memorabili e vita di Eduardo De Filippo.
Un grande regalo per il pubblico del Nest il 14 e 15 dicembre con lo spettacolo (fuori abbonamento) “Aspettando il tempo che passa” (e mentre passa nuje ce famicco viecchie), scritto con i detenuti dell’Istituto Penitenziario Minorile di Airola nell’ambito del progetto Il palcoscenico della legalità ideato da Giulia Minoli (progetto di Co2 Crisis Opportunity Onlus in collaborazione con Nest Napoli est Teatro). In scena, Giuseppe Gaudino, Adriano Pantaleo, Valentina Minzoni e Salvatore Presutto per la regia di Emanuela Giordano.
Si chiude l’anno il 29 dicembre con la poliedrica artista Isa Danieli in “Raccontami una passeggiata devota”, un omaggio agli autori di teatro che hanno accompagnato la sua incredibile carriera.
Ad aprire il nuovo anno ci penserà Vinicio Marchioni che scrive, dirige e interpreta “La più lunga ora”, il sofferto percorso interiore del poeta, attraverso un flusso di ricordi narrati in prima persona. Con lui, Milena Mancini e le musiche dal vivo di Ruben Rigilio.
Il 9 e 10 febbraio 2019 si va nello spazio con “Vieni su Marte” della compagnia Vico Quarto Mazzini che ritrae frammenti di un’umanità disposta a lasciare il proprio pianeta per scoprire l’ignoto.
A seguire, il 23 e 24 febbraio Carlo De Ruggieri porta in scena con la regia e traduzione di Monica Nappo “Ogni bellissima cosa” di Duncan Macmillan, un monologo interattivo che diventa un potente inno alla vita.
La fantascienza approda nel teatro del futuro per riflettere sul presente con CHAOS- Humanoid B12 di Daniele Ronco il 2 e 3 marzo, spettacolo vincitore del premio di drammaturgia “Le strade degli altri”(2017).
Il drammaturgo e regista Michele De Vita Conti scrive e dirige “Lady Macbeth Scene – da un matrimonio“ con Maria Alberto Navello in scena il 16 e 17 marzo (fuori abbonamento).
Il giovane palermitano Giuseppe Tantillo indagherà nella commedia “Senza Glutine”, il 6 e 7 aprile, l’eterno tema delle dinamiche di coppia e tutti gli stereotipi ad esso connesso con un’ironia allo stesso tempo dissacrante e sensibile.
Il 12 e 13 aprile andrà in scena il meraviglioso reading a quattro voci dell’opera di Primo Levi “Se questo è un uomo“ (fuori abbonamento) per la regia di Daniele Salvo.
Un tuffo nel passato il 4 e 5 maggio con l’adattamento teatrale (firmato da Sergio Pierattini) di “Regalo di Natale” di Pupi Avati, con la regia di Marcello Cotugno. Uno spettacolo sul gioco, quello con le carte, ma in misura non meno importante sull’amicizia tradita e sulle relazioni umane, di cui il poker è l’emblema.
Con date da definire in scena l’attore reduce del successo a Cannes (Dogman) Edoardo Pesce e il suo spettacolo di teatro canzone “I was Born in T.B.M“, un viaggio, ironico e surreale nel quartiere dove è nato e cresciuto; e ancora “Una serata al Nest“ con Vincenzo Salemme, felice, come tutti gli altri artisti ospiti, di unirsi all’atto di militanza culturale che il Nest porta avanti da cinque stagioni.
Grande novità di quest’anno il progetto “L’Arco di Diana – Il Teatro protegge i talenti”, attraverso il quale il teatro Diana adotta e sostiene alcuni spettacoli della stagione Nest, tramite un progetto di promozione, comunicazione, di mobilitazione del pubblico e di visione trasversale del teatro.