In scena al Nostos Teatro di Aversa, sabato 8, alle ore 21.00, e domenica 9 dicembre 2018, alle ore 19.00, “Trapanaterra”, un racconto sull’emigrazione ideato da Dino Lopardo, anche interprete con Mario Russo, con la collaborazione drammaturgica di Rosa Masciopinto.
“L’emigrato è un naufrago in terra natìa. Quello che ha conosciuto lo rende estraneo. Quello che sa, e che gli altri non sanno, lo rende più solo. Nóstos; Algía; Nostalgía; dolore del ritorno. Terra sotto le scarpe, ai lati del cuore e sulla punta delle ciglia. Sguardo lontano, pensiero a una zolla che per anni si è vissuta solo con la mente. Itaca portabile, alma mater sconquassata”.
“Trapanaterra” è un’Odissea Meridionale, una riflessione sul significato di «radice» per chi parte e per chi resta, un’ironica e rabbiosa trattazione dello sfruttamento di una terra.
“Chi sei? Dove vai? Da dove vieni? Cosa vai cercando? Quando te ne andrai?” sembra dire il fratello che è restato a quello che è tornato alla terra dei padri.
Storie d’infanzia, ricordi di famiglia, canti di piazza e bestemmie: è l’ultra-locale che diventa ultra-universale.
Tutto è impastato nel dialetto, osso delle storie che s’insinua come la musica. Inutile arrabbiarsi, o forse no.
Qualcuno è partito perché altri potessero crescere, perché la terra madre non ha i mezzi per alimentare le speranze di tutti. Ma di chi è il coraggio, di chi resta? O di chi torna?