L’Università di Salerno promuove “Yin e Yang: Una settimana di Cucina Italiana e Cinese, l’una e l’altra in armonia”, l’evento, che si svolgerà al Cairo da sabato 26 a mercoledì 30 gennaio 2019, rispecchia la strategica iniziativa commerciale della “Nuova Via della Seta” che elegge il raviolo a denominatore comune delle due millenarie culture culinarie.
Tra i cinque chef italiani che parteciperanno, anche Pietro Parisi, il vesuviano “cuoco contadino”, che lavorerà, insieme ad altrettanti colleghi cinesi, in un ristorante panoramico sul Nilo che, il 27 e 28 gennaio, proporrà un menu italiano con un’ “isola” cinese dedicata ai “Jiao Tzi”, il nome che in Cina indica i ravioli.
Martedì 29 sarà organizzata una cena di gala metà italiana e metà cinese, mentre mercoledì 30, il ristorante dell’Hotel Flamenco proporrà un menu cinese con un’isola italiana, stavolta dedicata ai ravioli.
Saranno invitati a partecipare giovani cuochi e studenti egiziani per dare loro l’opportunità di cogliere qualche tecnica e qualche segreto degli chef italiani e cinesi.
Sabato 26 sarà presentata ufficialmente l’iniziativa di cui l’ateneo salernitano è promotore assieme al Centro Culturale Cinese del Cairo.
La “Nuova Via della Seta” detta anche The Belt and Road Initiative (BRI), è un’iniziativa strategica della Cina per il miglioramento dei collegamenti e della cooperazione tra paesi nell’Eurasia. Oltre a sei corridoi terrestri, la Bri ha anche una rotta marittima che passa proprio per il canale di Suez in Egitto e termina in Italia.