Un fine settimana all’insegna delle risate al Teatro Sociale “Aldo Giuffrè” di Battipaglia dove, venerdì 22 marzo 2019, alle ore 21.00, si rinnova l’appuntamento con la comicità con “Una settimana, non di più…”, una divertentissima commedia dell’eclettico autore parigino Clément Michel in cui i colpi di scena e le situazioni esilaranti si susseguono in un ménage à trois, a tratti grottesco, degno della più interessante commedia francese contemporanea.
Protagonisti dell’adattamento del regista Francesco Branchetti, la bellissima Milena Miconi insieme a Mario Antinolfi ed Antonio Conte.
LO SPETTACOLO. Paul è in un momento di crisi con la sua compagna Sophie con cui convive, non è che si è innamorato di un’altra, semplicemente non la sopporta più ed addirittura ogni notte sogna la sua dipartita in tutti i modi possibili, ma non ha il coraggio di dirle che la vuole lasciare e, per di più, vuole che se ne vada lei da casa e non lui. Esasperato, attaccandosi ad un’affermazione di Sophie che la convivenza con gli amici troppo invadenti porta alla distruzione della coppia, decide di chiedere aiuto al suo migliore amico e di farlo rimanere a casa sua per tutto il tempo necessario a portare Sophie all’insopportazione della convivenza a tre fino a che, esasperata, decida di andare via. Un piano perfetto nella testa di Paul ma così non sarà: il suo piano avrà conseguenze imprevedibili. Il suo amico Martin con enorme riluttanza si ritrova, suo malgrado, a trasferirsi dalla coppia e così, a differenza di quanto immaginato da Paul, inizia una serie di situazioni paradossali, di colpi di scena che in un girotondo irresistibilmente comico ci conduce ad un inaspettato finale.
“Lo spettacolo – anticipa il regista, Francesco Branchetti – vuol portare alla luce, con grande ironia, vizi e virtù del genere umano rimanendo sempre lontano da ogni forma di superficialità e di cliché. Il mio approccio alla regia di uno spettacolo che ci sta dando grandi soddisfazioni è stato contraddistinto dalla voglia di restituire al testo la capacità di coniugare ritmi frenetici e mano leggera con la capacità di Clément Michel di indagare con grande acume le psicologie dei personaggi. Alla tipica eleganza della regia francese a cui mi sono ispirato abbiamo voluto aggiungere un impianto scenico d’impatto ed un allestimento di forte comunicatività”.