Il Parco Archeologico dei Campi Flegrei si apre per #iovadoalmuseo
Il Parco Archeologico dei Campi Flegrei ha partecipato all’iniziativa #SettimanaDeiMusei, con biglietto gratuito a marzo scorso. È la lodevole iniziativa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, messa in campo da alcuni anni per attirare sempre più persone in visita alle istituzioni culturali aderenti all’iniziativa.
Sono davvero molte le strutture che aderiscono in Campania, attirando molte migliaia di italiani e non solo, facendo scoprire anche tesori del patrimonio culturale del Bel Paese spesso poco conosciuti ai più.
Ad aggiungersi alla Settimana Dei Musei troviamo l’iniziativa #iovadoalmuseo, che prevede 20 aperture gratuite all’anno che ogni istituzione può gestire come meglio crede. Andando sul sito dedicato è possibile fare una esatta ricerca in base alla data oppure al luogo desiderato.
Per quanto riguarda il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, offre ai visitatori otto giornate distribuite fino alla fine del 2019:
- 19 settembre: San Gennaro, santo Patrono di Napoli (festeggiato nella città di Pozzuoli, dove avvenne il suo martirio e partico- larmente legato nella sua vicenda all’Anfiteatro Flavio);
- 16 novembre: San Procolo, Patrono di Pozzuoli;
- 8 dicembre: Immacolata Concezione;
- 26 dicembre: Santo Stefano;
Inoltre tutte le prime domeniche del mese da ottobre 2019 a marzo 2020 rientrano nell’iniziativa ministeriale #domenicalmuseo, con biglietto omaggio.
Agevolazioni anche per i giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni: il ticket costa sempre 2 euro.
Sono giornate ideali anche per i molti appassionati di fotografia che, grazie alle modifiche intervenute nel 2017 al Codice dei beni culturali e del paesaggio, possono realizzare i propri scatti fotografici dei beni culturali (strutture e opere) liberamente senza scopo di lucro. Anche se si tratta di riproduzioni in archivi e biblioteche, fatta eccezione per la presenza di restrizioni dovute da ragioni di tutela della riservatezza dei dati sensibili, di pericoli per l’integrità dell’opera e in ogni caso nel rispetto del diritto d’autore.
La divulgazione delle immagini legittimamente acquisite richiede che avvenga per finalità di studio, ricerca, libera manifestazione del pensiero o espressione creativa, promozione della conoscenza del patrimonio culturale, per uso personale ed in modo da non poter essere ulteriormente riprodotte a scopo di lucro, neanche indiretto.
Oltre all’assenza di obblighi di versamento di somme di denaro, questa attuale impostazione normativa esenta da qualsiasi richiesta scritta di autorizzazione e senza limitazioni in ordine agli scatti. Un primo passo verso una maggiore apertura istituzionale, in direzione di una maggiore diffusione della cultura in ogni sua forma e mediante nuovi mezzi.
Proprio Internet sta diventando uno dei principali canali per veicolare il bello della cultura, come il caso del Fai: è sufficiente armarsi di amore per l’arte, uno smartphone dotato di buona fotocamera e, magari, un power bank per non rimanere senza energia sul più bello.
Foto: geralt / Pixabay