L’abolizione del coprifuoco può rilanciare il turismo in Campania

Forse ci siamo! Sono tutti in attesa di scoprire quali saranno le nuove mosse del Governo per fare in modo che il turismo possa essere rilanciato grazie all’imminente stagione estiva. È risaputo che l’economia del nostro Paese non può assolutamente lasciarsi scappare questa occasione e, l’intenzione di Mario Draghi è proprio quella di anticipare gli altri Stati europei per far primeggiare l’Italia.

L’abolizione del coprifuoco sarebbe una vera e propria manna, dato che, in questo modo, i ristoratori sarebbero in grado di organizzare dei turni per i pranzi e per le cene, sfruttando al massimo gli spazi a loro disposizione, che sono stati sapientemente rivisti, a causa delle norme che prevedono il distanziamento sociale.

Come organizzare al meglio gli spazi interni

Pur cercando di spostare la maggior parte dei turisti e degli avventori verso gli spazi all’aperto, potrebbe esserci una vera e propria rivoluzione per quanto concerne gli spazi al chiuso. Alcuni bar potrebbero cogliere l’occasione di dedicare alcune zone del locale alle nuove slot online e permettere a chi sta aspettando un gruppo di amici, di tentare la fortuna nell’attesa.

Un altro modo efficace di usare in modo differente l’interno di un ristorante, potrebbe essere quello di creare delle piccole sale private, dove una coppietta possa godersi in santa pace una cena romantica o dove organizzare dei tranquilli pranzi di lavoro.

Insomma, “differenziare” sarà la parola d’ordine nel prossimo futuro, al fine di avere un rilancio davvero efficace.

Un nuovo modo di vivere le cene e gli aperitivi

Naturalmente d’accordo con il comune e il Sindaco, andrebbero studiate delle zone all’aperto dove un determinato ristorante o bar possa creare dei piccoli eventi, soprattutto nel caso in cui non sia possibile gestire più di tot tavoli direttamente fuori dal proprio locale.

In questo modo, non solo potrà essere garantito un maggiore distanziamento sociale, avendo diverse località per gli aperitivi a disposizioni, la gente potrebbe tendere a non concentrarsi in una stessa zona. Sfruttare quindi le grandi piazze e chiudere al traffico determinate strade potrebbe essere una soluzione.

Un’altra idea potrebbe essere rappresentata dalla gestione di aree all’interno dei parchi pubblici, delle piscine all’aperto e altre situazioni simili. Sarebbe anche facile gestire un “numero chiuso” di avventori e controllare, per esempio, che siano effettivamente negativi o che abbiano il famoso “green pass”.

Ridare ossigeno ai lavoratori

Accantonare, almeno momentaneamente, i grandi eventi per favorire soluzioni un po’ più intime e meno affollate, sarà la strategia vincente per rilanciare il settore della ristorazione che ha, purtroppo, dovuto subire delle restrizioni decisamente penalizzanti e che ha bisogno di respirare un po’ di ossigeno.

Sono già stati dati degli aiuti che in parte hanno saputo supplire a delle difficoltà oggettive, ma bisogna fare ancora molto in tal senso al fine di rendere possibile una ripresa autonoma di tutti i gestori di bar, ristoranti e locali che a loro volta saranno in grado di offrire altri posti di lavoro, con una stagione che speriamo possa essere lunga e proficua.

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