C’è un grande ritorno in Serie A. Si tratta della Salernitana, che mancava nel massimo campionato nazionale dal 1999. Negli anni successivi tentare la risalita fu quasi impossibile: il club subì addirittura la radiazione dal professionismo per problemi finanziari e ricominciò da zero, cioè dalla Terza Categoria. Fu la lodo Petrucci ad acquisire successivamente il marchio della Salernitana, ma una decina di anni fa la società fallì per via di una situazione debitoria insanabile. Il calcio salernitano rivide la luce in Serie D nel 2011, attraverso il Salerno Calcio, con a capo Claudio Lotito e il cognato Marco Mezzaroma. La squadra conquistò due promozioni di fila e vinse la Supercoppa di Lega di Seconda Divisione nel 2013 la Coppa Italia Lega Pro nel 2014, tornando a regalare finalmente qualche gioia ai tifosi campani.
Da lì iniziò l’ascesa. Nel 2015 arrivò una promozione anticipata in Serie B grazie al lavoro del mister Menichini. Per ricalcare i campi della A, tuttavia, è stato necessario aspettare altri 7 anni. Se oggi la Salernitana è di nuovo ai vertici è grazie al tecnico Fabrizio Castori, che ha chiuso l’ultimo campionato cadetto al secondo posto, sopra al Monza di Galliani e Berlusconi. Adesso, sognare è d’obbligo. Sarà al Dall’Ara, contro il Bologna, che si disputerà la prima partita della Salernitana in A del terzo millennio, domenica 22 agosto.
Attualmente la rosa granata non è di grandissimo livello, se comparata a tutte le altre. Basti pensare che gli elementi di maggiore esperienza sono l’ex Roma Gyomber e Joel Obi, vecchia conoscenza dell’Inter. Il mercato propone i nomi di Bonazzoli, Lammers, Cerri, Gagliolo e La Gumina, ma nessuno di loro sembra all’altezza per garantire da subito la salvezza alla Salernitana. L’obiettivo stagionale sarà infatti quello. Impossibile pensare di ambire a qualcosa di più, sebbene sia stata introdotta da poco una nuova competizione europea come l’Europa Conference League. Anche le cifre dei scommesse sportive online vedono l’ippocampo nel bel mezzo della lotta per non retrocedere. C’è troppo poco tempo per rivoluzionare la squadra.
La Salernitana avrà di fronte un avversario tosto a Bologna. I ragazzi di Mihajlovic hanno fatto faville negli ultimi due anni, mostrando una grande compattezza sul campo. La seconda giornata, però, sarà ancora più complicata: all’Arechi si presenterà infatti la Roma di Mourinho. Dopo la sosta, invece, i campani voleranno in casa del Torino, prima di affrontare l’Atalanta tra le mura amiche. La quinta giornata, che vedrà i granata contro il Verona, sembra più tranquilla sulla carta. Insomma, l’avvio del campionato non sarà semplice, dato che prevede almeno due scontri con delle grandi del nostro calcio.
Manca una manciata di giorni al fischio d’inizio. Ancora un po’ di attesa e finalmente capiremo cosa potrà offrire questa Salernitana in Serie A sul lato tecnico. I tifosi sarebbero già soddisfatti se riuscissero a strappare dei punti a qualche big. Dopo oltre 20 anni di assenza, c’è fame di grandi risultati. La storia recente di questo club è stata piena di difficoltà e di imperizie burocratiche, ma adesso è arrivato il momento di dimostrare il proprio valore sul rettangolo verde, tra i migliori palcoscenici possibili, e non sul piano contabile. Il Sud spera anche nella Salernitana per riabilitare il nome del calcio nel Mezzogiorno.