
L’alta qualità delle olive cilentane arriva sulle tavole olandesi per merito delle food blogger
Fra le poche certezze della vita c’è senza ombra di dubbio quella di vivere in un Paese straordinario per la sua varietà di prodotti per l’enogastronomia, contro cui è difficile competere sia per la diversità che per il livello di qualità. Il cibo è veramente uno dei grandi orgogli campani, che non si perde occasione di celebrare con apprezzate manifestazioni pubbliche come Gusta Minori per la costiera amalfitana.
Oggi la fama di questa nostra ricchezza può contare anche su canali di conoscenza inimmaginabili fino a pochi anni fa. Un caso emblematico è quello che ha portato l’olio del Cilento ad essere amato perfino in Olanda. Come ci racconta l’esperta di cibo Nina De Vries per www.sweetesthome.nl: “Nella cucina dei Paesi Bassi non viene tradizionalmente usato l’olio d’oliva per la mancanza di queste piante dovuta al clima, facendo ricorso ai grassi di origine animale. Tuttavia, il popolo ama l’olio d’oliva per condire le numerose zuppe e le insalate crude, ma anche i piatti della tradizione mediterranea sempre più diffusi“.
Un enorme contributo è arrivato grazie al Web e più precisamente al progetto Smaack: molto più di un blog di cucina, ma un vero e proprio viaggio nella cultura di tutti i continenti. Infatti, il blog delle due food blogger Dafne e Karin presenta ai propri lettori cibernetici ricette provenienti da ogni angolo del mondo, ma sempre accompagnate dalle storie e dai personaggi legati ad ognuna di esse. Un potente storytelling di cucina globale, che permette ad ogni visitatore di entrare in profondità nell’atmosfera che sta alla base della ricetta.
Ed è esattamente così che le due amiche sono arrivate a parlare di oli extravergine d’oliva biologici cilentani Sopraffino di Ceraso e Finissimo di Ceraso, prodotti appunto nel piccolo comune di Ceraso della provincia di Salerno. La loro scoperta è stata fatta su una semplice quanto gustosa bruschetta al pomodoro come tradizione comanda.
Si tratta di prodotti di alta qualità ottenuti dalle olive della famiglia Iannicelli, impegnata del 19º secolo nella produzione olivicola ed olearia. Una tradizione imprenditoriale che si tramanda di generazione in generazione, ora nelle mani di Enrico e Felice De Luca (la quinta generazione alle redini di questa azienda produttrice). Enrico nell’intervista ricorda quanto siano fondamentali le qualità organolettiche dell’oliva, a suo dire ancora più decisive delle uve per il vino.
Attualmente i vertici aziendali sono alle prese con un profondo rebranding ed un piano di marketing orientato all’espansione internazionale, facendo conoscere oltre confine quarti tipi di olio ci possano essere e come distinguerli. All’insegna dell’eccellenza made in Salerno.
Quest’ultima è la provincia in cui sono stabilite circa la metà di tutte le aziende agricole che producono olio in regione, tanto alle statistiche elaborate dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania. Intorno a 2 milioni e mezzo di olive prodotte dal solo suolo salernitano, su piantagioni di superficie mediamente inferiore ad un solo ettaro.
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